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Aggiornato: 9 luglio 2025


Questi racconti girano di bocca in bocca, venivano arricchiti di sempre nuovi particolari, i quali rendevano sempre più crudeli, più sanguinari, più truci; e tutti ci prestavano fede. Egli poi li raccoglieva con avidit

accender ne dovria piu` il disio di veder quella essenza in che si vede come nostra natura e Dio s'unio. Li` si vedra` cio` che tenem per fede, non dimostrato, ma fia per se' noto a guisa del ver primo che l'uom crede. Io rispuosi: <<Madonna, si` devoto com'esser posso piu`, ringrazio lui lo qual dal mortal mondo m'ha remoto.

Aveva da lungo tempo imaginato un poema, un romanzo di gioia e di fede; e inesorabilmente doveva creare un poema di sconfinata angoscia.

26 Quel fe' tre balzi; e funne udita chiara voce, ch'uscendo nominò Zerbino, per cui seguire ella trovò rara via di fuggir di man del Saracino. Alma, ch'avesti più la fede cara, e 'l nome quasi ignoto e peregrino al tempo nostro, de la castitade, che la tua vita e la tua verde etade, 27 vattene in pace, alma beata e bella!

Diciamo allo scienziato e all'artista: Come puoi tu, uomo di scienza, sospettar nemica tua una dottrina che sopra una fede illimitata nel progresso della scienza in larga parte si fonda, che dal perfezionamento della macchina, dalla prevalenza dell'agricoltura razionale, dallo sfruttamento scientifico di tutte le forze della natura attende ad un tempo e una diminuzione dello sforzo umano e una raddoppiata produzione? Come puoi tu, scrittore e artista, temere il trionfo d'una dottrina che vuole estendere a tutti, nella maggior misura possibile, i godimenti dello spirito, e centuplicare con questo il numero degli uomini atti a comprendere l'opera tua? E se la societ

"Questo è il nostro programma di lavoro e di fede, questa è la visione che ha sorriso, fino agli ultimi istanti di sua vita, alla mente.... al genio.... al cuore del nostro povero e grande Fara-Bon!"

Tu pecchi contro la vita; è come se tu uccidessi tutte le rose della terra, per non donarle a chi le desidera. Abbi fede! Attendi ancora un poco!» È un momento grave, solenne, veramente tragico.... Ma Anna, a un tratto, divaga: «Senti l'odore dei mirti?

Voi in cambio non potrete pensare lo stesso. Volete un complimento? No, in fede mia, signora marchesa. Ho detto quello che pensavo, e nulla più.

Erano tentazioni del demonio, i primi effetti del mondo sulla sua coscienza giovinetta: bisognava supplicare da Dio la grazia della fede, che sorvola gli ostacoli come l'uccello s'innalza cantando nei cieli. Pregare ed amare! Quaggiù non si doveva combattere il peccato, ma convertirne gl'infermi al bene, accettando il dolore come una rivelazione, che Cristo rinnovava in noi del suo martirio.

Penisola divina, Che dell'antico imper dalla rovina Così sorgesti, come pronto sorge Sopraffatto da pargoli un adulto, Che, ad onta dell'insulto, Maestra mano ai dissennati porge! Penisola, ove siede Inconcussa da turbini la fede, che per quanto annoveriamo estesi Della redenta umana stirpe i regni, Ognor ne' retti ingegni Da te i lumi del ver tornaro accesi!

Parola Del Giorno

serafica

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