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Aggiornato: 10 giugno 2025
Con uguale meticolosa cura egli aveva catalogati i vitigni della sua fattoria di Ballo, con l'indicazione del giorno della piantagione e dell'innesto d'ogni magliolo. Caro mio, mi disse un giorno, mostrandomi quei due cataloghi, per vivere indipendente, qui bisogna fare l'agricoltore prima, e il letterato poi. Senza la vigna, la letteratura non prospera.
Mentre duravano le trattative e i tira tira sui prezzi, Regina, uscendo dalla fattoria, venne a dire: Vedete un po' e dite quel che vi pare... Dietro di lei seguiva Amedeo nel suo costume nuovo di battelliere, con una tunica turchina dai risvolti bianchi e le stelle bianche nel nastro del cappello. Le donne gli si misero intorno e lo fecero girare sulle gambe.
Rosen si decide su due piedi: nessuno lo conosce ad Amiens; non ha detto il suo nome a nessuno; appena ne hanno intravista la figura alla luce del fanale; egli si getta alla campagna e tenta di giungere nella notte a Montdidier, servendosi di qualche cavalcatura che spera acquistare in una fattoria, lungo il viaggio.
Quand'ebbi visitato la casa e il giardino antico, entrai in un piccolo caffè dove una ragazza senza scarpe, inteso alla prima il mio linguaggio da sordomuto, mi portò una mezza forma di buon formaggio di Edam, delle uova e del burro, ogni cosa posto sotto un coperchio di maiolica, protetto da una reticella di fil di ferro, e nascosto da una bianchissima tovaglietta ricamata; e poi scortato da un ragazzo che mi parlava a gesti, andai a vedere una fattoria.
I suoi vent'anni l'impaurivano; il pensiero dell'Elena lo faceva piangere. E pianse lungamente, scosso da forti singhiozzi, un pianto amaro, disperato. Aveva sempre dinanzi al pensiero il giorno in cui Vincenzo era andato a cercarlo alla fattoria, orfano, solo, miserabile, e l'aveva condotto a suo padre; e questi, aprendogli la sua casa, gli aveva detto: «Entra.»
Gould, che non aveva un centesimo, continuò la strada molto mortificato: a un certo punto si buttò sull'erba e si mise a piangere dirottamente; ma ben presto si vergognò e decise d'andare avanti. Poco distante trovò una fattoria dove una buona donna gli offrì del pane e del latte: stava per partire ringraziando, quando la contadina gli domandò se sapeva disegnare una meridiana.
Dopo pranzo aveva fissato di andare a Pruneto, una fattoria a mezza costa della collina, che le apparteneva da parte della sua povera mamma. La famiglia degli affittaiuoli erano gente di casa; nati e cresciuti lì a la dipendenza degli stessi padroni. Volevano molto bene a la signorina, e quando li andava a visitare era una festa.
Rimessi in cammino e traversato l'altipiano, ci arrestammo ad una fattoria che sorge al piede del monte di Sant'Angelo. Ivi piantammo gli alloggiamenti. La fattoria, vecchio edificio solidamente costrutto e chiuso, aveva le sembianze d'un castello.
La signora Rosa, fiorente come lui, fresca, d'una bellezza piena di salute e di luce, mi andava cacciando sigari in saccoccia e ammucchiava alcuni piccoli formaggi della sua fattoria sui cuscini del carrozzino. Perdonateci, professore... È cosa da poco... Siamo gente alla buona... Dunque, addio... balbettai Addio, Cataldo... Addio, signora Rosa... Il carrozzino si metteva in moto.
Raggiunto dalla pioggia affrettai il passo attraverso ad una lussureggiante pianura ricca di frutteti e vigneti e mi trovai davanti alla fattoria della Certosa. Essa farebbe davvero onore ad un principe romano. I fabbricati della fattoria sono di aspetto grandioso e, tenuti con somma cura, uniscono in sè i caratteri del convento e del castello.
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