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Aggiornato: 22 giugno 2025
La cara fanciulla cantava appoggiata al tronco d'un faggio. Bionda, elegante, col suo bel visetto lucente di gaiezza e di malizia, pareva bene una piccola fata scherzosa della selva tedesca. Intanto sua sorella andava silenziosamente cogliendo fiori, la signora Treuberg, alquanto rossa in viso, guardava spesso i due fidanzati con una curiosit
Non era stato oltre a duo mesi in regno, ch'un novo amante al loco mio fu assunto. Da sé cacciommi la fata con sdegno, e da la grazia sua m'ebbe disgiunto: e seppi poi, che tratti a simil porto avea mill'altri amanti, e tutti a torto.
43 Minaccia sempre, maledice e incarca; che l'onte sa trovar per ogni punto. Intanto a quello stretto, onde si varca alla fata più bella, è Ruggier giunto; dove un vecchio nochiero una sua barca scioglier da l'altra ripa vede, a punto come, avisato e gi
Ella mi disse ancora: «Ove sei nata, Poetessa fatal del malaugurio?... Quale perversa fata Ti stregò ne la culla?...»
Un giorno è capitata a casa sua una buona fata, la quale l'ha condotta in campagna, in mezzo agli alberi verdi, agli uccelli che la mattina la rallegrano coi loro canti, e nella compagnia di tanti bei bambini, con tanti divertimenti; davvero che quella fanciulla domanda sempre a sè stessa, perchè è stata tanto fortunata.»
«il popolo dei suoi vaghi ella aduna: «lascia il letto, il giardino, il verde monte «e scende al fiume al lume della luna. «Son lusinghiere danze sopra il ponte «della nave dorata, ma la bruna «corrente mette capo ad Acheronte.» Scendono le parole colla fede dei cavalieri al cuor come lustrale acqua a purificare e in alto sale la mente quando la Fata procede.
E per la strada il professore era con loro? Oh no... Avrei non permesso... Eravamo con signora e signorina Duranti... Signorina diede suo braccia a Miss Diana. Io fui con la madre, o yes. Basta così. Se vuol ritirarsi, vada pure. Miss Jane riprese il manicotto e uscì salutando. Fata trahunt borbottò Aldini. Per carit
Che giova nelle fata dar di cozzo Cerbero nostro, se ben si ricorda Ne porta ancor pelato il mento e 'l gozzo?
Di fronte il Canto, a monotoni castagni: lì basso biancheggia, con dolcissimo fascino, la quieta e rolonda cappella per la Pace: di fianco si allarga la valle, e il bagliore dorato di un tramonto di settembre involge lutto in un amplissimo velo da fata... Come lo ricordo!
Che storia è questa? diss'egli. Forse un avanzo dell'antica mitologia? Non saprei dirle, signor conte; rispose Don Pietro. Si dice la Ninfa, e potrebbe dirsi la Fata, la Sirena, l'Ondina, od altro di consimile, perchè son tutte forme diaboliche della stessa famiglia. Ma c'è una leggenda? riprese Gino.
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