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Aggiornato: 8 giugno 2025
Ogni creatura che ha in sé ragione ha la vigna per se medesima, cioè la vigna de l'anima sua; della quale la volontá col libero arbitrio nel tempo n'è facto lavoratore, cioè mentre che elli vive. Ma poi che è passato el tempo, neuno lavorío può fare, né buono né gattivo; ma mentre che elli vive può lavorare la vigna sua, nella quale Io l'ho messo.
Cosí questi due stati, de' quali è facto uno, notricano l'anima nelle virtú, crescendola nella perfeczione delle virtú e de l'unitivo stato.
E tanto se' facto strecto in caritá di quel che tu hai ricevuto in tanta larghezza, che Io non cappio in te per grazia, né il proximo tuo per amore.
O ciechitá umana, che non guardi la tua dignitá! ché di grande se' facto piccolo, di signore se' facto servo della piú vile signoria che possa avere, però che tu se' facto servo e schiavo del peccato, e tale diventi quale è quella cosa che tu servi. El peccato non è cavelle: adunque tu se' tornato non cavelle. Hassi tolta la vita e data la morte.
E perché tu non l'hai facto, ne se' ripreso; e per maggiore tua pena e confusione hai dinanzi a la coscienzia e al lume de l'intellecto quello che tu hai facto, che non dovevi fare, e quello che tu dovevi fare, che tu non hai facto.
Or vedi quanta è la stoltizia de l'uomo, che si fa debile colá dove Io l'ho facto forte, ed esso medesimo si mecte nelle mani delle dimonia. Con l'odio strengono l'inferno in su la extremitá della morte; e prima che egli l'abbino, essi medesimi co' loro signori dimoni pigliano per prezzo loro l'inferno.
Ed Io con l'umilitá destruxi la superbia sua, umiliando la natura divina e pigliando la vostra umanitá; cavandovi dalla servitudine del dimonio, fecivi liberi; e non tanto che Io vi desse libertá, ma, se tu vedi bene, l'uomo è facto Dio, e Dio è facto uomo per l'unione della natura divina nella natura umana.
Ma essi ne l'hanno tracto, questo seme, e datolo a mangiare agli animali, cioè a diversi e molti peccati, e messolo sotto e' piei del disordinato affecto, col quale affecto hanno offeso me e facto danno a loro e al proximo. Ma e' servi miei non fanno cosí; e cosí dovete fare voi, cioè essere uniti e innestati in questa vite.
El quale Sangue è sí facto e di tanta perfeczione che, per veruno difecto del ministro, non vi può essere tolto el fructo d'esso Sangue. El legame della caritá è quello che gli lega con vera umilitá, acquistata nel vero cognoscimento di sé e di me. Sí che vedi che tucti v'ho messi per lavoratori.
Però che, se essi credessero in veritá che Io veggo e' difecti loro, e che ogni difecto è punito, come ogni bene è remunerato, sí come in un altro luogo ti dixi, non farebbero tanto male, ma correggerebbersi di quello che hanno facto e dimandarebbero umilemente la misericordia mia. E Io, col mezzo del sangue del mio Figliuolo, lo' farei misericordia.
Parola Del Giorno
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