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Aggiornato: 21 giugno 2025
Ah, ah! la scrive ancora a suo zio il droghiere... diss'ella con impertinente famigliarit
La povera donnetta con un cavagnolino in mano, in cui tenava due piccioni coperti con un fazzoletto, cominciò a pregare e a supplicare, perchè non fossero fatti gli atti del sequestro, che sarebbe stata per loro una vera morte oltre al disonore: e invocando gli angeli e i santi del paradiso, cercava di toccare il cuore del droghiere.
Mio zio! diss'egli, questo è troppo... Ma l'altro senza lasciarlo parlare: Vada via, vada via. Non la voglio sentire, non la voglio vedere... E come Antonio insisteva, il droghiere con più calore: Vada, o la faccio cacciar fuori dai miei garzoni. Vado, vado: gridò Antonio, pallido per ira; ma badi bene, signor zio, che di questo indegno trattamento a mio riguardo avr
Non era passato più di un quarto d'ora che il vecchio soldato di Napoleone, il secondo padre della Stella, a cui l'accorto garzone del droghiere confidò tutto quello che sospettava e temeva, entrava risoluto nelle umili stanze della vedova, senza pur domandare licenza di farsi innanzi, e senza cavarsi il cappello.
Tibi soli peccavi.... Sai niente tu chi fosse questo sor Menichetti? m'hanno detto che faceva il droghiere a San Carlo a' Catinari.... et malum coram.... Te feci. Pare fosse un galantuomo, proprio una brava persona e che abbia messo da parte un po' di quattrini.
Il primo di questi era per un marchese, il secondo per un droghiere, il terzo per un macchinista della ferrovia. Preferii quest'ultimo: piccato ad osservare, volevo conoscere intimamente i sentimenti del popolo e di più provavo il bisogno di ritemprar la mia anima in una atmosfera serena, in quella calma che sempre si trova nel tugurio del povero, quasi mai nella dorata magione del ricco Nababbo.
Coll'accarezzarli, coll'abbracciarli, colle promesse, tanto ottenne che alla fine s'acchetarono; un certo silenzio relativo si stabilì nella stanza, ed egli potè dare tutta la sua attenzione alla compilazione della lettera per lo zio droghiere. La qual lettera riusci del tenore seguente: «Carissimo mio signor zio e padrino.
Era il droghiere, zio e padrino d'Antonio. Quella mattina questo signor zio aveva ricevuto per la posta dalla citt
Sono ammesso alla scuola dell'Accademia. I professori sono contenti dei miei progressi. Un corno! esclamò lo zio furibondo... Poichè tu non sei capace di spacciar eloquenza alla ringhiera del foro, spaccerai pepe e cannella al minuto al banco della mia bottega. Sarai droghiere come tuo zio.
Una poco buona razza di gente: rispose la portinaia incollerita. La mi domanda se son nella miseria.... Eh! non si meritano altro. Per pagare a cui devono, certo non si san trovare i denari, ma per far delle orgie sì che son capaci di procurarseli. Per far dello orgie? sclamò il droghiere meravigliato e incredulo. Sì signore... delle vere orgie.
Parola Del Giorno
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