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Aggiornato: 6 giugno 2025
Oh! Maria! Chi ti parla di servire?... S'interruppe, e non potè ripigliarsi. I grandi occhi ingenui lo fissavano ed ei si sentiva sconcertato. Avrebbe voluto dirle una parola capace di commoverla e di convincerla; ma non trovava quella parola; e sotto l'indagine di quegli occhi, non poteva dire una cosa non vera, non profondamente sentita. Avrebbe voluto dirle: Sarai la compagna della mia vita.
Queste ultime parole duravano fatica ad uscirgli di bocca; pure, gli bisognava dirle, se voleva farsi intendere dal Pietrasanta. To', rispose questi, egli non ha mica il torto! Sua moglie è, per tutti gli Dei, la più bella donna di Genova, e potrei aggiungere anco di altri luoghi parecchi. Hai tu mai notato, Aloise, che grandi occhi verdi? Verdi! Questa è nuova di zecca.
le nostre anime rimasero. Io non seppi dirle: V'amo. Ella, forse paventando l'ora, disse: Rientriamo; è gi
Io non volevo che mi rubassero mia moglie. Quell'altro aveva avuto ed aveva molte donne, quante glie ne piacevano; io avevo lei sola. Era la donna mia; mi apparteneva, perchè io le apparteneva. Io non l'avevo rubata; io ero in regola con la mia coscienza, col mondo, con lei; con tutto e con tutti. «Non avevo il coraggio di dirle: «Tu pensi a tradirmi.» Mi pareva una umiliazione per entrambi.
E fra sè pensava "Ces fichus d'Italiens!" Bene ve lo prometto disse Aldo per troncare il diverbio. In quella, Mattia rientrò. Il signor conte sindaco è in salotto che avrebbe a dirle due parole. Il sindaco benvenuto sclamò Rubieri deponendo gli utensili del lavoro. Per oggi basta Nan
Veramente.... rispose il signor Francesco. Non saprei dirle. Mi dispenso volentieri dallo avere una opinione in questa materia, che è di spettanza del governo e dei suoi savi consiglieri.
Giana la chiama, come per dirle qualcosa di grave, esitando. Giana. Mortella... Mortella. Non ho mai patito la primavera come quest’anno. E tu, Giana?
Non è una colpa, mi ripetevo io allora in mente, e mi pareva di serrarmi Violet sul cuore, di convincerla con i miei baci, di dirle ch'era la mia sposa, il mio corpo, l'anima mia, il mio piacere, il mio desiderio per sempre; e che di ciò non daremmo conto agli uomini, ma solo a Dio.
Si tacque ancora un poco, e poi Violet mi pregò a dirle i versi dell'agave: Ecco, superbo ascende il fior dell'agave. Arde nel cielo splendido il mio sol. Li recitai o soggiunsi tosto che non pensavo più alla gloria, che pensavo solo ad esser felice con lei, per lei, di lei sola. Meglio se potevamo nascondere la nostra vita in qualche umile paese come Geisenheim.
« Vorrei prendere un guanciale dal letto. « Ma ve ne prego! «Entrai in camera, presi il guanciale, tornai ad augurarle: « Buona notte! « Buona notte! «E chiusi l'uscio dietro di me. Avrei potuto indugiarmi ancora per dirle: «Non è incredibile questa nostra situazione?
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