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Aggiornato: 13 giugno 2025


=Programma politico futurista.= 11 Ottobre 1913. Elettori Futuristi! col vostro voto cercate di realizzare il seguente programma: ITALIA SOVRANA ASSOLUTA. LA PAROLA ITALIA DEVE DOMINARE SULLA PAROLA LIBERTÀ Il programma clerico-moderato-liberale Il programma democratico repubblicano-socialista Monarchia e Vaticano Repubblica Odio e disprezzo del popolo Popolo sovrano.

Sparuto e taciturno, viveva solo, lasciando in pace, per il momento, tutti i figli di Gioele, il brenn della Tribù di Karnak. Sfuggiva gli amici, i soci, i camerati, e mancò più di una volta alle sedute del Circolo democratico degli Operai Agricoltori.

Così sapiente come lo vedete, non era punto noioso. Il duca di Francavilla era prima di tutto un bel giovinotto, simpatico, spiritoso, elegante, alla mano, un principe democratico, un felicissimo impasto di gran signore e di buon figliuolo. Ballava, inoltre, come.... In verit

La donna è una marchesa, una aristocratica, una realista, e il popolano, il democratico, il convenzionalista se ne innamora. Il primo atto è tutto uno studio psicologico sui primissimi sintomi di questa passione terribile che forma poscia l'azione di tutta la commedia.

La scossa napoleonica aveva destato i popoli dalla loro apatia, e, sotto la sua impressione, le nazioni si eran levate, coscienti, alle guerre della liberazione. Egualmente Napoleone, abbandonando ormai il vecchio sistema dello stato medioevale, aveva attraversato l'Europa, spargendo su tutti i popoli il fecondo seme democratico della rivoluzione francese. Questo seme non andò perduto, e le vibrazioni della rivoluzione continuavano, allargandosi in cerchi sempre più ampi e sonori. Riforma e principii del 1789, erano virtù nascoste e latenti in quel seme. La teoria dell'equilibrio artificiale delle potenze, che doveva assicurare la pace all'Europa, cadde completamente, avendo la base in un'innaturale costrizione e in un mutilamento teorico delle nazioni, tale che le riducesse alle volute proporzioni rispettive! La partizione della Polonia era l'ultima grande preoccupazione della politica del Gabinetto europeo. La lotta del nazionalismo contro le tendenze della politica ai nostri giorni è stata ben combattuta, e talora vittoriosamente. Ristabilire la nazionalit

Donde derivò, in fondo, l'evoluzione liberale, che alienò a mano a mano dal dispotismo democratico le classi abbienti finora soddisfatte? Da tre fonti. Dalla onesta indignazione della nessuna libert

Nei libri seguenti che costituiscono l'ultima parte delle Storie, il disordine della composizione e il cortigiano riserbo in faccia all'opera dei Medici degenerano in menzogna. Dopo aver accennato col solito disprezzo alle due scuole braccesca e sforzesca, che allora dividevano le guerre italiane sotto gli ordini dei due più grandi capitani del secolo, Francesco Sforza e Niccolò Piccinino, ed avere assai malamente raccontate le loro imprese nello Stato della chiesa, viene al ritorno trionfale di Cosimo e vi si imbroglia descrivendone le circostanze. Il suo odio democratico trapela dalla sua prudenza di letterato cortigiano, mentre la passione dell'analisi politica gli viene soffocata dalla paura di uomo povero alla mercede dell'ultimo papa dei Medici. Poi divaga in altre guerre italiane. Valendosi dei Commentari di Neri Capponi, descrive il gran torneo militare fra Niccolò Piccinino al soldo del duca di Milano e Francesco Sforza generale della Lega, e neppure qui l'odio ai capitani di ventura abbandona il romanziere di Castruccio Castracani, che non s'accorge d'avere davanti due soldati, ai quali solo i migliori dell'antichit

Il conte di San Giorgio non era altiero della nascita, come se ne mostrava don Francesco; ma non era neanche un democratico. In quel tempo, con pregiudizii radicati nella nobilt

Intanto ai preti, che lo invitavano a pensare a Dio, Cornetta rispondeva: Non sono cattolico, io: sono democratico.

Il conte Della Valle discorreva di politica col Prefetto e d'amministrazione col Presidente dei Luoghi Pii, mentre Prospero Anatolio dava il braccio, accompagnandola in giro per le sale, alla moglie di un celebre avvocato ultra democratico ch'era il leader dell'opposizione municipale. E quando il duca passava con quel carico vicino a Lalla e alla Giulia, evitava di guardarle.

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