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Lucia l'udì annunciare ancora due volte la vincita, mentre ella saliva lo scalone per ritirarsi in camera con le sue emozioni, i suoi sentimenti. Alcuni giorni dopo quella triste sera, il babbo tornando a casa per la colazione, consegnò a Lucia una lettera non suggellata. «È dell'ingegnere del Pozzo disse, pregò me che te la consegnassi. Un'ondata calda corse a la fronte della fanciulla.

D'una cosa sola si stupiva assai ed era che Emma non si accorgesse di quell'adorazione silenziosa del Rinaldini e che non glie ne avesse parlato. Un giorno però ella non potè più tacere e a bruciapelo le domandò: -Che ti pare dell'ingegnere? Del Rinaldini? , proprio di lui. Nessun altro ingegnere viene in casa nostra. Uhm.... mi pare che sia un bravo giovane.... molto studioso, molto timido.

La cassa era nella camera dell'ingegnere, accanto al baule. Appena fu aperta, l'identica domanda venne sul labbro all'Arconti e a Maria: Dove si metteranno tutti questi libri?

Ma l'interesse e l'attenzione furono tosto assorbiti da una persona che si andava avvicinando; la persona dell'ingegnere Del Pozzo, il Conte Anton Mario Del Pozzo, l'orgoglioso che quando favoriva in casa aveva l'aria di degnarsi. Era un bel giovine il Conte Del Pozzo; alto, diritto, bruno pallido, con i capelli neri a spazzola, i baffi arricciati in punta.

Poi le maniere affabili di Diana e dell'ingegnere lo rinfrancarono, ed egli parlò semplice e modesto di e dell'arte sua mostrando alcuni de' suoi ultimi lavori condotti con isquisita finitezza, e schermendosi dagli elogi col dire ch'erano imitazioni dall'antico. Imitazioni che possono stare a petto degli originali notò Gustavo Aldini. Girolamo Bardelli negò risolutamente.

Vi si trovò repentinamente di fronte dopo una brusca scantonata, ed ebbe a trasalire vedendo ritto su la porta, insieme con Bortolo e Adele, l'ingegnere Del Pozzo. Un violento sussulto le fece tremare il cuore in petto leggendo subito negli occhi chiari dell'ingegnere una disgustosa sorpresa. «Signorina! disse l'ingegnere con voce un po' velata, inchinandosele dinanzi con il cappello in mano.

Indi seguì una serie di esclamazioni ammirative. Che eleganza! Che lusso! Che profusione di fiori! E chi li ha ordinati questi fiori? domandò la signora Valeria. L'Adelaide Nocera, ch'era a parte del segreto, sorrise. Il consigliere marito, da uomo perspicace, indovinò subito. Quest'è un'improvvisata dell'amico Gustavo. E, confidenzialmente, battè sulla spalla dell'ingegnere.

Due grosse lacrime rigavano le guancie dell'ingegnere Amoretti. Chi siete voi? domandò Diana, che non potea torcere i suoi sguardi da quelli di Roberto.

Ma non lo decise che una lettera del conte Ramponi, indettato da Ginevra, il quale scriveva facendo molti elogi dell'ingegnere, malgrado il suo fiasco d'America, e promettendo di assistere al matrimonio. Anche l'ambasciatore lo vuole, mormorò il vecchio finalmente: purchè non faccia così cogli altri interessi d'Italia!

Chi fosse disceso in quel momento nel cuore dell'ingegnere Arconti avrebbe forse potuto trovarvi un po' d'amarezza, perchè noi siamo fatti in maniera che una certa dose di vanit