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Aggiornato: 22 giugno 2025
Ora sorrido con immensa tristezza di tutte queste fantasticherie, di tutta questa poesia, di tutto questo misticismo che mi straboccava dal cuore e dalla mente in quei felici giorni, quando per poco non mi sembrava che tutta la vita dell'universo fosse concentrata in noi due, e che l'orgoglioso mio disegno, i miei grandiosi proponimenti fossero proprio sul punto di attuarsi con la più piena misura!
«E la povera Lulù?... Hai torto d'insultarla, perchè ti ha detto una sciocchezza!... Che pazzia, l'esigere sempre, e da tutti, dell'intelligenza!... La sua stupidaggine è in perfetta armonia col gioco dell'universo! Sei tu, Anima mia, che urti e sconvolgi l'ordine!... Il tuo genio è assolutamente sconveniente!
O voi che siete nel verace lume alquanto illuminati nella mente, ch'è sommo frutto de l'alto volume, Perchè vostra natura sia possente più nel veder l'esser dell'universo, guardate all'alta commedia presente Ella il dimostra, e 'l simile e 'l diverso dell'onesto piacere, il nostro oprare e la cagione che 'l fa o bianco o perso. Ma perchè più vi debbia dilettare della sua intenzione entrar nel senso, come è divisa in sè vi vo mostrare. Tutta la qualit
Ma in quella il tintinnio di un campanello annunciò che entrava la messa; e dall'uscio della sagrestia fu visto il sacerdote, parato con gran fasto, andare all'altare con passi gravi, e cogli occhi bassi: maestoso, che pareva portare in mano le sorti dell'universo.
Dio, mente dell'universo, al sentimento del quale per sicuro non ci avviano nè Bibbia, nè Corano, nè altro libro di religione antico o moderno; e dico sentimento non conoscenza, però che per questa a noi facciano difetto sensi, e spiriti, mentre per sentirlo ci basta amore.
Nato povero, era ricco; nato plebeo, era stato fatto conte; aveva degli istinti liberali ed era un gran conservatore; aveva dello spirito, ed era senatore; aveva sortito da natura le inclinazioni del viveur e del barzellettista e come senatore, banchiere, sindaco e conte, gli toccava di essere l'uomo più lavoratore e più serio dell'universo.
Ride il Demonio.... rida.... il Demonio è uno stupido: se venisse nel mondo, i borsaioli adesso gli ruberebbero la coda; egli è buono per mettere paura ai bambini. Del gran cimbalo dell'universo bisogna sapere toccare tutti i tasti. Ora è mestieri vedere Guglielmo, e poichè non si è voluto ammazzare, ed ha torto, persuaderlo alla fuga.
Però, anche da ragazzo, quando non andava a messa la domenica, gli capitava sempre, nella settimana, qualche disgrazia. E tornava a pregare, ma per poterci credere, assicurava sè stesso, che il suo Dio non era a confondersi col Dio falso dei preti, nè col Cristo di legno o di cera delle donnicciuole. Era più grande e più in alto; era l'equilibrio dell'Universo, era la forza occulta che cominciava l
L'uffiziale trasalì; ma più crebbe la sua maraviglia quando il personaggio incognito, toltasi la visiera, lasciò contemplare uno dei più angelici volti dell'universo. Esmeralda! gridò Alfredo, mia Esmeralda! Taci, taci, amabile pazzarello, riprese la maschera rannodandosi la treccia e riponendosi in fretta la visiera; vien gente, non voglio esser conosciuta. Conducimi alla sala del ballo.
Ma allora, se l'anima umana, dove ha sede la giustizia, è mandataria del gran Tutto, non potremo più dire che nel Tutto non c'è giustizia! Finchè il poeta considerava l'uomo come una particella infinitesimale dell'universo, come lo «specchio» del Nietzsche, capace semplicemente e solamente di riflettere l'universo, egli poteva dire che non c'è in quest'universo giustizia; ma dal momento che l'uomo è il rappresentante della natura, questa natura che si riassume in una coscienza capace di giustizia non si potr
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