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Se mi deggia pensar o in terra dentro o sotto 'l ciel, fra terra e l'aer puro, esser in pene stabil altro inferno d'un core ne' peccati antico e duro, non so, sássel pur Dio! Però tal vizio nomo l'orribil ombre del Caós deforme, cui sempre a morte in grembo un'alma dorme.

Si declamava di guerra, di massacri, di trionfi, di perdoni: tutta la vecchia rettorica delle scuole piena di esempi romani e cartaginesi, quella dei seminari, l'altra più recente del romanticismo si mescolavano in una eloquenza ridicola e commovente, deforme e poderosa. Nell'aria agitata da tante voci passavano a volta a volta i veri soffi della rivoluzione.

⁸⁴ Salomone volendo rappresentare quel senso di disgusto e di ripugnanza che si prova nel vedere un oggetto prezioso e pregiato ornare una persona deforme, paragonò una donna bella e gentile ma priva di senno, a un nézem d’oro pendente dal naso di un maiale.

Onorate l'altissimo poeta. Il bello e il deforme. I miei classici. Rimango nei teatri, se non vi spiace, perchè ci ho dell'altro da dirne.

Quel deforme farabutto è figlio di una strega che fu tanto forte, da controllar la luna e il flusso ed il riflusso regolare e senza il suo poter la sfera comandarne. Tutti e tre mi hanno derubato e questo mezzo demonio perchè è pur bastardo per togliermi la vita ha congiurato con loro. Due di questi voi dovete riconoscere come vostri ed io questa cosa di tenebre per mia riconosco.

Sorridevano gli sposini, sorridevano le fanciulle, sorridevano le mamme.... Quel povero infelice che aveva deforme la persona, sospettosamente passava tra gli allegri bagnanti, e cercava la spiaggia deserta e sedeva di faccia al mare. Era un amore il cielo: era un amore il mare. E l'infelicissimo sentiva che le stelle scintillavano nell'anima della notte con palpito di soavit

Un po' di bava gli usciva dalli angoli della bocca chiusa; le palpebre senza cigli, enfiate agli orli, coprivano i globi oculari sporgenti; una lividura segnava la radice del naso ancora deforme. Ma a chi somiglia? disse mia madre. Non so ancora trovare una somiglianza.... È troppo piccolo, disse Federico. Bisogna aspettare qualche giorno.

Butta giù quella tua maschera di Statuto, a cui nessuno più crede, e mostrati col tuo ceffo deforme da Eliogabalo o da Caracalla qui altro non è che questione di tempo d'anni che dico? forse di giorni. Che s'intendano questi ringhiosi discendenti della discordia e della grandezza, e come nel Vespro, in poche ore, verun vestigio rester

Bianca che non s'era più tolta dalla finestra della sua camera, gli scoperse improvvisamente. L'apparizione di don Marco, fu per lei, come se l'avessero posta dinanzi ad uno specchio, e di bellissima che era stata, si fosse vista divenuta deforme. Ripensò a quel giorno, in cui s'era andata a gittare a' piedi della signora Maddalena, in casa del prete; sentì come un'eco lontana delle parole che aveva detto quel giorno; e misurato l'abisso che gi

NARTICOFORO. Non giurare a chi non crede al tuo giuramento. Parteti di qua; se non, mi partirò io. GERASTO. Entra, Cintio mio caro. Ecco, hai pur visto esser vero quanto ti ho detto. NARTICOFORO. Mio figlio non è cosí fatto: è un Adone, un Ganimede, immo centies piú bello dell'uno e dell'altro. Questi è un deforme Tersite.