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Aggiornato: 25 giugno 2025
Egli t'ha sanate le piaghe col sangue suo, e piú, ché ne se' facto ministro; e tu el percuoti con lascivi e disonesti peccati! Il pastore buono ha lavate le pecorelle nel sangue suo; e tu gli lordi quelle che sonno pure, tu ne fai la tua possibilitá di mecterle nel letame. Tu debbi essere specchio d'onestá; e tu se' specchio di disonestá.
Ché debbi pur saper che amano i vecchi perché son fermi e potenti a durare a le lor dolci pene; ove noi altri reggiam di rado. E l'aspettare ancora non ti debbe esser grave perché sai ch'un tesoro sí fatto non s'acquista in un mese o in uno anno. Ma puon caso che n'aspettassi ancora venticinque e poi l'avessi.
Ma hotti decto che licito non è per tuo vedere o sentire dentro nella mente tua: né anco, per ogni vedere di fuore, non ti debbi cosí tosto mutare: se tu non vedessi expressamente la veritá o che nella mente tua l'avessi per expressa mia revelazione, non debbi usare la reprensione se non per lo modo che Io ti dissi.
Nel quale tempo della nocte tu ti debbi disponere al misterio che hai a fare la mactina, con uno cognoscimento di te, cognoscendoti e reputandoti indegno a tanto misterio, e con uno cognoscimento di me che per la mia bontá te n'hoe facto degno e non per li tuoi meriti, e factoti mio ministro, acciò che 'l ministri a l'altre mie creature.
Tu debbi cacciare e ucellare ad anime per gloria e loda del nome mio, e stare nel giardino della sancta Chiesa; e tu vai per li boschi.
È questo l'officio che Io t'ho dato, che tu percuota me con le corna della superbia tua, facendo ingiuria a me e al proximo tuo, e con ingiuria e con ignoranzia conversi con lui? È questa la mansuetudine con che tu debbi andare a celebrare il Corpo e 'l Sangue di Cristo mio Figliuolo? Tu se' facto come uno animale feroce, senza veruno timore di me.
Anco t'ho decto e dico che in veruno modo del mondo t'è licito el giudicare in alcuna creatura, né in comune né in particulare, ne le menti dei servi miei, né trovandola disposta né non disposta. E decta t'ho la cagione per la quale tu non puoi giudicare, e giudicando rimarresti ingannata nel tuo giudicio; ma compassione debbi avere tu e gli altri, e il giudicio lassare a me.
O miserabili, dove sonno e' figliuoli delle reali e dolci virtú, le quali tu debbi avere? dove è l'affocata caritá con che tu debbi ministrare? dove è l'ansietato desiderio de l'onore di me e salute de l'anime? dove è il crociato dolore che tu debbi portare di vedere il lupo infernale che ne porta le tue pecorelle?
Tu devori el proximo tuo e stai in divisione, e facto se' acceptatore delle creature, acceptando quelli che ti servono e che ti fanno utilitá, o altri che ti piaccino che siano di quella medesima vita che tu; e' quali tu debbi correggere e dispregiare i difecti loro. E tu fai el contrario, dando lo' exemplo che faccino quello, e peggio.
Sí che colpa di peccato in veruno modo tu non debbi fare; la vera caritá il cognosce, perché ella porta seco el lume della sancta discrezione. Ella è quello lume che dissolve ogni tenebre, e tolle la ignoranzia, e ogni virtú condisce; e ogni strumento di virtú actuale è condito da lei.
Parola Del Giorno
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