Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 3 maggio 2025
Gian Giacomo dal giorno della partenza dell'Ambasciatore ducale erasi sempre rimasto tranquillo co' suoi nella propria fortezza di Musso, riputandosi sicuro d'ogni nemica molestia per l'inopia in cui sapeva trovarsi il Duca, e pel rifiuto de' nuovi soccorsi che gli venne riferito essere al medesimo stato fatto dal De-Leyva, e specialmente per la crudezza della sopraggiunta stagione che pareva dovesse frapporre ostacoli insormontabili ad ogni movimento d'armata.
Gian Giacomo Medici, divenuto marchese di Marignano, dopo avere assegnato sul proprio feudo un picciol reddito al suo vecchio Cancelliere Maestro Lucio Tanaglia, il quale ritornò come aveva sempre desiderato a terminare i suoi giorni in Milano, si recò in Piemonte agli stipendii del Duca di Savoia. Richiesto poscia dal Marchese Del Vasto che successe al De-Leyva in qualit
Francesco Sforza non è più in grado di mantenere gli stipendii agli uomini d'armi, e fu detto che il De-Leyva è seco lui in contrasto e vorrebbe ritrarne i suoi Spagnuoli; ma prima ch'essi si partano, mio fratello Gian Giacomo pensa dar loro un addio, per cui molti abbiano a perder la lena di far viaggio.
Consolato da tali esibizioni e proteste, primo pensiero del Duca fu di trarne profitto per riassumere la guerra contro il Medici: rese grazie al De-Leyva di sue offerte, e gli fece tostamente conoscere il proprio desiderio di riprendere le ostilit
Sebbene però il Germanico Cesare avesse riposto lo scettro nelle mani di Francesco secondo Sforza, non è però a dirsi che questi le tenesse libere e sciolte come a sovrano signore si conveniva. Antonio De-Leyva, che sotto colore di rimanersi a difesa del Ducato pel caso d'una temuta invasione delle armi Francesi si stava a Milano a capo di molte schiere imperiali, teneva il Duca in quasi totale soggezione: era De-Leyva uno spagnuolo vigilante, ardito, prepotente, odiato da tutti per le estorsioni da lui commesse nel suo lungo soggiorno in questo paese, il quale non aveva altro di mira che di affievolire la podest
Ai primi di gennaio del seguente anno 1532, pervenne a Milano la novella che l'imperatore Carlo, per consiglio dei potentati d'Italia, stava trattando le nozze tra sua nipote Cristina figlia del re di Danimarca ed il duca Francesco: una tale notizia ed ordini imponenti venuti dalla Corte d'Alemagna fecero cangiare interamente la condotta del De-Leyva verso il Duca.
Trovavasi allora in Milano Lodovico Vestarino, capitano rinomatissimo che aveva battagliato a lungo al soldo dei Veneziani e degli Svizzeri, e s'aveva quindi acquistata somma perizia nei combattimenti navali e nelle guerre pei monti: nessun altro parve al Duca ed al De-Leyva più adatto ad aversi il comando dell'esercito destinato ad agire contro Gian Giacomo Medici. Chiamato a Corte ed affidato a lui l'incarico di quella guerra, prese sotto i suoi ordini numerose colonne d'uomini d'armi; ne mandò notizia alla Lega Grisa; e poco dopo la met
Quasi contemporaneamente al suo ritorno a Musso giunse la notizia che i Grigioni, eccitati da messi e lettere del Duca e del De-Leyva, incominciavano a muoversi ed adunarsi dandosi posta a Chiavenna: tale novella, sebbene riuscisse grave al cuore di Gian Giacomo, pure non lo fece smarrire, poichè aveva poco addietro ricevuto un foglio da suo cognato il Conte d'Altemps, in cui lo avvisava avere assoldato il numero convenuto di schiere tedesche, ed essere queste pronte a mettersi in cammino alla volta d'Italia al primo aprirsi della stagione onde unirsi a lui.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca