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Aggiornato: 5 maggio 2025
La strada pulsante, coperta di folla, annegata in un fragore interminabile che sale, irrompe nelle case, con le voci rauche imperiose delle automobili o il rimbombo sordo di grossi orrendi veicoli, sembra eccitarla quasi fosse diffusa nell'aria un'essenza di febbre che le penetra per tutti i pori. La contessa non vorrebbe riposare per non perdere un'ora; anche dall'albergo guarda di tratto in tratto le luci fantastiche che trapelano di l
Dalla terrazza del mio albergo io vedeva a destra, a sinistra i campi arati che dormivano sotto la tranquilla luce lunare; in capo alla viottola fiancheggiata di querciuoli, dopo una discesa di cinquanta passi dall'albergo, dormiva, tutta bianca, con due finestre nere, la piccola stazione; lontano, dopo una spiaggia deserta, dormiva la grande linea dell'Adriatico.
Noi uscimmo dal camposanto; l'Ascolana si appoggiò al mio braccio, e rientrammo all'albergo coll'animo profondamente commosso. L'organista di Camerino e il sensale Bertoni di Milano. All'indomani, prima che l'alba spuntasse, uscii solo dall'albergo, per cercare una vettura.
Durante il tragitto dall'albergo a casa, facendosi forza, sentendosi salire al viso le fiamme del rimorso all'idea di parlare di Ermanno con l'uomo che un momento aveva pensato di offendere, gli aveva detto ogni cosa: quello che era successo fra i due giovani, l'aiuto che bisognava dar loro perchè potessero superare la terribile crise... «Sì, hai ragione...» aveva risposto Giulio di Verdara, non più in vena di tormentarla un poco, come una volta; comprendendo che ella era ormai fuori di causa e che il dramma correva in quel momento rapidamente alla fine. «Sì, hai ragione...» ripeteva, guardandola soltanto un poco, come ella gli rappresentava l'ambascia in cui Ermanno doveva esser caduto; e nel cuore della notte, egli era riuscito, cercando inutilmente del giovane all'Hôtel des Palmes e a casa sua.
E se non altro, avremo il magnifico piacere, di vedervi rinchiusa, come sopra, anche un po' di gente troppo seria. Il ritorno di Alfredo L'Episodio nella Chiesuola dell'Alpe, aveva bensì rialzato alquanto il morale di Alfredo, ma la sua consolazione fu assai breve, perocchè il giorno dopo Violetta ed i suoi seguaci, erano scomparsi dall'Albergo climatico!
Più tardi uscii dall'albergo, non senza la lusinga irragionevole d'incontrar chi venisse dal Parkhaus; non vidi alcuno. Prima di uscire avevo chiesto dove abitasse la famiglia Treuberg. M'indicarono una casa del Rossmarkt, piccola, bassa, graziosa; in fondo alla via si leva sopra i tetti il dorso verde di un colle. Non ci vidi altro segno di vita che le finestre del primo piano aperte.
Dalla terrazza del mio albergo io vedeva a destra, a sinistra i campi arati che dormivano sotto la tranquilla luce lunare; in capo alla viottola fiancheggiata di querciuoli, dopo una discesa di cinquanta passi dall'albergo, dormiva, tutta bianca, con due finestre nere, la piccola stazione; lontano, dopo una spiaggia deserta, dormiva la grande linea dell'Adriatico.
Massimo la trovò immersa nelle lagrime. Dopo una settimana di torture, sul momento di avvicinarsi a casa, essa sentiva tutta la grandezza della sventura che li aveva colpiti e cercava nel pianto un sollievo. Massimo sedette accanto a lei, nell'angolo dove arrivava, diluita, la luce dei fanali e languivano gli ultimi rumori che uscivano dall'albergo.
Con una risoluzione subitanea egli suonò il campanello e disse al cameriere: Anzichè la linea di Modane prenderò quella di Milano-Venezia. Il cameriere s'inchinò: Alle 19.55. L'omnibus parte dall'albergo alle 19.30.... Il signor ingegnere ha tempo di pranzare a table d'hôte. Sta bene. Discenderò. Mandate un facchino per le valigie.
Dal posto dove s'erano nascoste, le ragazze videro Amedeo, che pareva il capo della masnada, parlare a lungo coi pastori, e quando gli accordi furono presi, la compagnia si mosse verso un prato declinante a sinistra fino a una spianata prospiciente il lago, dov'era stato preparata un'alta catasta per un solenne falò, che doveva essere veduto, e per il luogo e per il concorso dato dall'albergo, a cento miglie lontano.
Parola Del Giorno
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