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Aggiornato: 23 giugno 2025
¹ Il colonello Marrocchetti avanzo delle guerre di Spagna, d'America e d'Africa, comandante la Legione Italiana a S. Antonio, ove fu ferito. Egli dopo di aver servito nella Legione molti anni fu uno dei 78 che da Montevideo vennero in Italia nel 48. Erano intrepidissimi militi.
L'impresa d'Africa per l'Italia era la prima conseguenza del suo risorgimento. Potenza storicamente e geograficamente mediterranea, uscendo di sè stessa non poteva agire che in Africa; alla politica de' suoi uomini di Stato scegliere il momento più opportuno, il lido più adatto a discendervi colla più sapiente preparazione.
Ma vuol sapere che cosa mi ha risposto, quella testa bizzarra? Bene, andrò dunque all'equatore; c'è due terzi d'Africa da esplorare; gli influenti del Nilo da riconoscere.... Ha detto influenti o affluenti? Non so.
«L'Imperatore nel porre sotto ai miei ordini il 3º reggimento degli Zuavi mi ha dato un prezioso attestato di amicizia. Io ho creduto di non poter meglio accogliere questa truppa scelta, che fornendole immediatamente l'occasione di aggiungere un nuovo glorioso fatto a quelli che sui campi di battaglia d'Africa e di Crimea hanno reso così terribile al nemico il nome degli Zuavi. Lo slancio irresistibile con cui il vostro reggimento, sig. Colonnello, ha mosso ieri all'assalto, ha meritato tutta la mia ammirazione. Avventarsi contro il nemico alla baionetta, impadronirsi di una batteria, sfidando la mitraglia, è stato l'affare di pochi istanti. Voi dovete essere altero di comandare a siffatti soldati, ed essi debbono essere felici di obbedire ad un capo quale voi siete. Io apprezzo altamente il pensiero che hanno avuto i vostri Zuavi di condurre al mio quartier generale i pezzi d'artiglieria presi agli austriaci, e vi prego di ringraziarli in mio nome. Io mi affretterò d'inviare questo bel trofeo a S. M. l'Imperatore, al quale ho gi
5 Spinse il demonio inanzi al mesto figlio del re Troiano, in forma di cavallo; e con gran voce e con turbato ciglio disse: Signor, questo è pur troppo fallo, ch'un giovene inesperto a far periglio, contra un sì forte e sì famoso Gallo abbiate eletto in cosa di tal sorte, che 'l regno e l'onor d'Africa n'importe. 6 Non si lassi seguir questa battaglia, che ne sarebbe in troppo detrimento.
26 Non avea il campo d'Africa più forte, né Saracin più audace di costui: e più temean le parigine porte, ed avean più cagion di temer lui, che Marsilio, Agramante e la gran corte ch'avea seguito in Francia questi dui: e più d'ogni altro che facesse mostra, era nimico de la fede nostra. 27 Vien Prusione, il re de l'Alvaracchie; poi quel de la Zumara, Dardinello.
Giunta inanzi al re d'Africa, Marfisa con viso altier gli dice in questa guisa: 91 Io voglio questo ladro tuo vasallo con le mie mani impender per la gola, perché il giorno medesmo che 'l cavallo a costui tolle, a me la spada invola. Ma se gli è alcun che voglia dir ch'io fallo, facciasi inanzi e dica una parola; ch'in tua presenza gli vo' sostenere che se ne mente, e ch'io fo il mio dovere.
Erano suonate le undici da un pezzo ed ella, nella muta contemplazione, si sfibrava, presa dalla noia e da un principio di sonno, con la visione lontana del suo letto, della sua dolce casa. Ma si erano messi a discorrere delle colonie d'Africa e venne la mezzanotte.
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