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Saputosi a Montevideo la notizia dell'assunzione al trono pontificale di Pio IX e delle sue idee riformatrici, nonchè delle apparenti sue intenzioni di promuovere guerra contro l'Austria, a Garibaldi ed ai suoi legionari sembrò giunta l'ora di combattere per la redenzione della loro terra natale, e senza indugio, in nome suo e dei suoi compagni d'arme, scrisse al Nunzio papale a Montevideo, offrendo i suoi servigi nella guerra contro lo straniero.

Povera Marzia! La sveglia guerriera di Montevideo non ti dester

«Di quanto scrivesse a noi potrebbe darti avviso se ciò potesse farci mutare di direzione». Montevideo, 20 febbraio 1848. G. Garibaldi «Le lettere che io ti scriverò a Livorno saranno dirette al nome di M. James Gross nella soprascritta sig. Giacomo Medici».

Costa ed Aguilan avean seguito la Legione Italiana di Montevideo in tutte le sue gloriose fazioni, ed erano tanto entusiasti degli Italiani, che non vollero abbandonarli alla loro partenza per l'Europa nel 1848. Essi eran degni di venire annoverati fra i Legionari Italiani, ed a cavallo, come assueffati tutta la vita, e fortissimi, essi prestarono eminenti servigi.

A Garibaldi urgeva senza perdere un istante dirigere la prora verso la costa della Liguria per essere più vicino al teatro della lotta, ed offrire senza esitare il braccio suo e dei suoi a Carlo Alberto. I venti lo obbligarono ad approdare a Nizza, ed alle 11 antimeridiane del 21 giugno 1848, inalberante la bandiera di Montevideo, gettava l'ancora nel porto della sua Citt

¹ Il colonello Marrocchetti avanzo delle guerre di Spagna, d'America e d'Africa, comandante la Legione Italiana a S. Antonio, ove fu ferito. Egli dopo di aver servito nella Legione molti anni fu uno dei 78 che da Montevideo vennero in Italia nel 48. Erano intrepidissimi militi.

Una pubblica sottoscrizione venne aperta fra gli italiani in favore della spedizione comandata da Garibaldi. Un brigantino era stato noleggiato e si stava apprestando per la partenza. Invano il Governo di Montevideo, conscio della perdita che stava per fare, tentava trattenere con preghiere, con lusinghe Garibaldi ormai impaziente; invano gli stranieri stessi che vedevano nel generale una delle più sicure garanzie dello Stato e dei loro interessi, si associavano al Governo nel sforzarlo a ritardarne quanto più poteva la partenza; ma Garibaldi non si sentiva più padrone della sua volont

E un sasso non distingue l'ossa dei valorosi ufficiali delle legioni Italiane di Montevideo, che solcarono l'Oceano per venir a tingere del loro nobile sangue le zolle della terra maledetta! Oh ! maledetta fosti, terra di Roma, dal giorno in cui diventasti il covile delle volpi e dei cocodrilli, dal giorno in cui con nera sottana furono scaraventati dalla mano di Lucifero, in una tempesta di maledizione universale, per vendicare l'umanit

In pari tempo la guardia municipale vi mandava un suo distaccamento; e numerosissimo popolo, avendo alla testa moltissimi officiali dello stesso corpo, si recava ad incontrarlo. La Via Grande e la Piazza decoravansi quasi tutte a festa, ed immenso popolo applaudiva all'eroe di Montevideo... Forti e generose parole ha detto al popolo il Generale, ed ha salutato, in fine, la Costituente italiana.

Però egli stesso capiva che per ottenere la riuscita della impresa era necessario precisarne la meta, avvertire gli amici e prepararle in Italia il terreno. Poco dopo la giornata del Salto era sbarcato a Montevideo e si era arruolato nella legione Giacomo Medici.