Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 11 giugno 2025
Il conte Giberto Borromeo, preso congedo da Gian Giacomo quella sera stessa, nel mattino seguente di buon'ora partì con sua comitiva da Musso, avendo contratto l'impegno d'un nodo nuziale che doveva dare a Milano l'uno de' più illustri suoi Arcivescovi, ed alla Chiesa un famosissimo santo, quale si fu Carlo Borromeo, che nacque nel 1538, cioè sette anni dopo l'epoca del nostro racconto, da questo conte Giberto e da Margherita, secondogenita tra le sorelle del Medici, la quale colle germane e le cugine stava allora in quella casa foggiata a monastero, che sorgeva in vicinanza di Musso, ove il giovine Conte era stato condotto a pranzo dal Castellano.
Quando il calabrone cápita nell’alveare certo non leva tanto scompiglio quanto ne mise Lord Pepe capitando fra quel nugolo di cugine. Una lo tirava per la manica, l’altra gli passava sotto il braccio le sue lunghe magre dita, use ad intingersi nell’acquasantiera; e tutte quante insieme volevano condurlo a Zaraùz. Si dava un piccolo ricevimento, quella sera, nei giardini di Zaraùz.
Tutti i preti della mia diocesi, disse infine il vescovo dopo un momento di silenzio, hanno delle ganze. I più onesti ne hanno due, senza contare le cugine, le cognate, le religiose dei conventi. Io ho fatto tutto ciò che un vescovo, un ministro della polizia, un capitano di gendarmeria, un procuratore reale potevano fare per riformare questi infami costumi. Li ho interdetti.
La stazione era molto vicina alla casa di Emma, e a piedi era andata coi suoi ad augurare il buon viaggio ad un cugino ingegnere, che sposo da solo un mese doveva fare per l'ufficio suo un lungo viaggio e lasciar sola la sposa per qualche settimana. Cugini e cugine e zii erano arrivati un po' tardi e si dovette far economia di parole e di abbracciamenti.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca