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Aggiornato: 16 giugno 2025
È il vostro difetto; è un difetto che vi fa danno, appunto per il credito del quale dite di aver bisogno. Vi vedono spaventato? Anche gli altri si spaventano. È naturale! Poi, cambiando tono di voce e avanzandosi sul seggiolone gli domandò a bruciapelo: Volete guadagnare centomila lire? Io?
Fece dei conti rapidamente, sopra un fogliettino di carta volante: fra stipendio e partecipazione agli utili, il signor Galli avrebbe avuto un credito di cinque o seimila lire. Più, alla Banca era depositata una polizza di assicurazione fatta dal Galli, intestata alla moglie per ventimila lire. Venticinquemila lire dunque il Kloss le poteva risparmiare.
Oh, il Vharè si sarebbe guardato bene, per esempio, dal confidarle che gli era minacciato un protesto e che pranzava a credito. Dinanzi all'usciere e all'appetito, i debiti, anche per una duchessina sentimentale, diventano borghesi e non hanno più nessuna attrattiva.
Era un patrimonio che non si poteva alienare dall'oggi al domani, di cui godeva soltanto le rendite, ma non era la ricchezza, non i titoli di rendita, i fogli di Banca, i conti correnti negl'istituti di credito, tutto quello che permette a chi ne è possessore di levarsi tutti i capricci, d'ingolfarsi in tutte le speculazioni, di giocare non con l'avversario davanti, ma di giocare sul tappeto verde mondiale della Borsa, dove le poste sono spaventose e le differenze a fine mese possono mettere in mezzo di strada, anche un principe della Marsiliana.
Dunque, occorrevano professori. E l'Italia fece quello che fanno in simili occorrenze gli acquirenti giudiziosi, che ricorrono ai magazzini meglio forniti e accreditati. Né credito né merce mancavano alle Universit
E crede ella?... Così nelle grandi, come nelle piccole cose, io credo, non si deve mai transigere. Ma.... se.... poi.... calcando le parole ripigliò l'altra contessa: se poi ne dovesse venire, per un'ipotesi, qualche danno al credito, all'opinione, alle persone; se c'entrassero mai certe pubblicit
Però, per accelerare lo sboccio, egli scrisse questo vigliettino alla nipote: «Mio bell'angelo, il proprietario delle Villes de France mi deve qualche moneta. Vuoi tu darti la pena di andarla a toccare, in mercanzie? È l'ultimo credito che posseggo sui marcanti di mode. Profittane. Ti bacio su quel bel fronte ripieno di capricci.» Il colpo fu decisivo. Regina si dette una toilette splendida.
Se non è che questo, disse Gino, appena un sospiro del conte Jacopo gli permise di collocare una frase nel discorso, ci sono sul Modenese altre ricchezze e maggiori di quelle che può darci un'alleanza coi Baldovini. Ci verremo, alle maggiori, ci verremo; rispose il conte Jacopo. Ma i Baldovini non hanno solamente ricchezze; hanno credito. La marchesa Polissena è potente a Corte.
L'avvenire non paga gl'interessi della vita se non a chi ha saputo ben impiegare il capitale del suo passato: ma può concedere un largo credito a una onesta speranza. Vivere in una buona speranza è il miglior modo per consolidare l'avvenire nel presente, di dar consistenza al tempo che fugge, di far della vita l'espressione di qualche cosa.
Gl'imperatori e i re la fan da devoti per meglio corbellare i gonzi; essi mantengono e sorreggono il prete per ragioni di convenienza, ma sanno come me benissimo: un chercuto essere un impostore. Il credito del gesuitismo va in ragione inversa del progresso umano.
Parola Del Giorno
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