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Appena chiuso nel suo coupé, dove per fortuna si trovò solo, accese una spagnoletta, e, quando il convoglio partì, abbassò i cristalli, aspirò con volutt

Quello che ella spendeva per la sua toilette era compatibile con i guadagni palesi del marito; gli occulti erano ignorati dal pubblico e dagli amici di Ubaldo. Maria non aveva neppure un coupé per fare le visite o per andare a Villa Borghese e soleva accettare l'offerta che le faceva ogni tanto la signora Adriana Mariani di condurla seco.

Sciocco! ripicchiò il conte Gino, come fu giunto alla fine del paragrafo. Poi, come era naturale, ripigliò la lettura. «Pensando a questo, mio caro Gino, ti ho perdonato. Perdonato, bada bene, e non giustificato. L'odore del foin coupé è buono, ma in estratto; il gradirlo sul posto è da cacciatori, ma per un giorno, e non di più.

Mia cara, disse Ubaldo a Maria quando furono entrambi seduti nel coupé del principe della Marsiliana, se non faccio fortuna è perchè sono nato sotto una cattiva stella, o c'è qualche iettatore che mi ha preso di mira. Come ti voglio bene! gli disse la buona donna posandogli la testa sulla spalla e pensando solo al trionfo del marito e non al suo.

Violet non s'era accorta di nulla. Si levò il cappello e i guanti e poichè la lucernetta del coupè aveva il paralume e noi eravamo nell'ombra, mi appoggiò il capo alla spalla e abbandonò le sue mani nelle mie. Poco a poco se le trasse sul cuore, sorridendo, guardando se i nostri compagni non l'osservassero e mi disse sottovoce quando il treno correva gi

«Un cocchiere, sur un coupé, aspettava. Madama

Tutti questi particolari mi vennero narrati in seguito; non ne sapeva nulla quando lo vidi per la prima volta. Parlo di varj anni fa. Dall'Italia io aveva fatta una corsa a Parigi e me ne tornava in Italia. Eravamo sul Cenisio; era notte, ed io dormiva tranquillamente nel mio posto d'angolo del coupé della diligenza. Degli altri due posti uno solo era occupato, quello dell'altro angolo naturalmente, da un uomo che vi stava incantucciato e tutto chiuso in un mantello che lasciava solo vedere gli occhi. Svegliandomi di tratto in tratto, avevo osservato ch'egli non dormiva, ma non mi era stato possibile vedere la sua fisonomia. Al comparire del giorno egli lasciò cadere il mantello, e il primo albore illuminando la sua faccia pallida riconobbi Arnoldo D., al quale non ero mai stato presentato, ma che aveva molte volte incontrato qua e l

Il duca di Balbek aveva accettato, e fissato il ballo di Augusta al 29 novembre. Il ballo del 29 novembre e la prefazione. La sera del 29 novembre giunse. Alle nove della sera, un piccolo coupé si fermò innanzi ad una porta nella via Blanche. Un signore ne scese, salì al terzo piano, suonò. Una ragazza aprì, ed annunziò: L'è il signore.

«Principe ALESS. DI LAVANDALLQuesta lettera arrivava a proposito del calesse del principe, che aveva addentato un tantino il coupé di Morella al Bois de Boulogne si dava a credere. La galanteria del Russo si spiegava naturalmente. Morella fece trovare questa lettera sul poggio del caminetto.

Trapiantata di un tratto dalla polvere delle strade pubbliche ove ella trottava quando non si accoccolava sulle groppe nude di un asino in un bel coupé di viaggio, imbottito di crini e tappezzato di verde velluto, dopo qualche minuto di stupefazione, Regina cominciò a provare il mal di mare.