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Aggiornato: 6 giugno 2025


²⁰⁰ Archivio cit., p. 171. Che amara ironia di versi, e quale contrasto con la storia, descrivente la gioia dei Siciliani per la presenza dei Reali a Palermo! Capitolo IX. COME SI VIAGGIAVA PER MARE, I CORSARI E LA CATTURA DEL PRINCIPE DI PATERN

DOTTORE. Or dimmi, di quelle cose che mi tolse Galasia, non ne ha serbata alcuna Alcesia per ricordo di suo padre? ISOCO. bene: un anello con una fede scolpita, con certi piccioli diamantini intorno; e certi bracciali d'oro che mia moglie tolse con lei: e se l'ha ella sempre portati su' diti, e se i corsari non gli han tolti, penso che debba avergli.

Appena fui nata che fui privata del padre, della patria e della propria casa, e in strani paesi non è stato scontento o sciagura che non fusse da me provata assai disconvenevole al mio sesso e alla mia giovanezza; e sperando che il tempo partorisse a' miei mali qualche rimedio, ecco fui fatta rapina di corsari e, sofferti pericoli del mare, son stata venduta per ischiava ad un furfantissimo ruffiano.

Le coste della Sicilia erano anche per questo fortificate, e a brevi distanze custodite da torri di guardie, le quali di notte corrispondevano con fani, fuochi e segni di vigilanza alimentati da torrari. La torre più vicina a Palermo era quella dell’Acqua de’ Corsari, contrada triste per infami approdi. La villa S. Marco di Bernardo Filingeri, seconda per antichit

La nave diede su le sirti; e il padrone fu il primo in morire e in pagare la pena della sua temeritá e ardimento.... GUGLIELMO. ... Vennero i corsari e ne fer prigionieri; scampai e mi presero un'altra volta; mi riscattai, sono arrivato a casa a salvamento. CRICCA. Andaste in Barberia per rader quel tuo debitore, e il mare t'ebbe a rader la vita e tutte le tue robbe.

ISOCO. Non dite cosí; ché la generositá dello aspetto, la maestá della bellezza sforza ancor le genti barbare a non cercarle cosa contra il suo volere: e io vi giuro poiché mi fu referito che i corsari che me la ruborno, la vendero come la tolsero da mia casa, con speranza di cavarne piú guadagno.

E noi daremo al legno che parte il buon viaggio: augurio del quale esso ha gran bisogno. I corsari infestavano i mari, specialmente mediterranei, ove le loro galeotte, equipaggiate da uomini rotti ad ogni pericolo e delitto e armati di coltellacci, jatagani, pugnali, pistole, tromboni, saette, fiocine, viveano di catture gavazzando nel sangue dei morti e dei feriti e nelle lacrime dei catturati.

» Ostinata burrasca li travoglie lungamente. I corsari barbareschi danno loro la caccia. Perigliano più volte andare a picco, e lunga tormentosa agonia li travaglia. Infine un fil di vento forte li gitta sulla spiaggia del Ionio, al lido di una terra di Calabria. I Veneziani rimpalmano il legno e salpano per le venete lagune. Goccelino, angustiato da febbre e stanco gi

Ma non solo il Lario: navicelle d'un quinto di sua grandezza percorrono oggigiorno i mari più grandi, essendovi uomini tanto arditi che affrontano l'Oceano sopra barche con cui appena si valicherebbero i fiumi: e specialmente i corsari americani che sono i più audaci navigatori".

In una barca di corsari arenata nella spiaggia di Cefalù veniva trovato non so che libro turco. Vella in tutto sussiego lo esamina e lo dichiara un libro di tesori nascosti nei dintorni di quella citt

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