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Aggiornato: 25 luglio 2025
L’impresa tentata dall’imperatore Giuliano di fermare il Cristianesimo e di far tornare il mondo al Politeismo ellenico, di sostituire l’Ellenismo al Cristianesimo, è interessante perchè è un sintomo ed una prova della corruzione in cui era caduto il Cristianesimo stesso, quando, al sicuro della persecuzione ed, anzi, riconosciuto come istituzione legale e come strumento di regno, non ebbe più intorno a sè quelle condizioni a cui era dovuta la sua virtù. Ma l’impresa di Giuliano è condannabile dal punto di vista filosofico e storico. Dal punto di vista filosofico perchè non indicava neppur lontanamente un pensiero che accennasse ad uscire dalla ferrea cornice delle idee del tempo, non rappresentava che un atteggiamento, lievemente diverso, di un pensiero che, nel fondo, restava identico a sè stesso, tendeva, anzi, a sprofondare sempre più la ragione umana nelle tenebre dense e non rischiarabili dell’irrazionale ed a sostituire al fecondo principio religioso del Cristianesimo lo sterile formalismo di larve senza vita. Non ebbe nessun valore storico, perchè passò come un sogno effimero; non lasciò e non poteva lasciar traccia alcuna. Non fu che un segno dei tempi, un segno che il mondo antico precipitava a rovina, e che, sulla rovina, sarebbe rimasto ritto solo il Cristianesimo, vincitore dei barbari stessi, ai quali avrebbe trasmesse le misere reliquie di una civilt
Queste due belle province di cui la conquista e la conservazione costarono alla Repubblica tanto sangue e tant'oro, formavano una delle predilette cure de' Veneziani i quali, padroni di quella grande striscia di lidi che fiancheggia ad oriente l'Adriatico, e delle isole Jonie che ne guardano l'entrata, sapevano come solo mantenendo que' possedimenti potevano assicurare la durevolezza del loro dominio su quel mare ch'era, anziché i Portoghesi girassero il Capo di Buona Speranza, la strada del commercio dell'Europa coll'Egitto e coll'Indie. La Dalmazia, le condizioni del cui suolo vietavano un rapido sviluppo d'incivilimento e d'industria, fu calcolata sempre da' nostri una colonia mercantile e militare. Provveduta di porti eccellenti e di magnifiche rade, con un popolo dedito, più che ad opere di pace, al maneggio dell'armi nell'interno del paese, e sul littorale tutto consacrato alle arti marinaresche, quella provincia forniva la metropoli di marinai e di soldati. La Repubblica dal suo canto ricompensava colla mitezza del governo, tollerante nelle province la forma di quasi autonomo reggimento, coi premii largheggiati a' Dalmati, e con que' tutti mezzi che uno stato sa mettere in opera per amicarsi i popoli soggetti; e prova ne sia l'affetto moltissimo che i Dalmati posero nel regime veneziano, i Dalmati versanti a rivi il loro sangue per Venezia in tutte le guerre ch'essa sostenne, i Dalmati piangenti nel dipartirsene le mutate sorti del tristo rivolgimento del 1797 e che seppellirono il vessillo a cui aveano giurato fedelt
Al tumulto era succeduta la calma: una calma solenne, la calma dei grandi apparecchi. Il grosso dei frati bisbigliava da un lato, ma l'interesse della scena era tutto raccolto in quel crocchio di quattro, che trattavano le condizioni dello scontro. Anche essi bisbigliavano; ma il loro bisbiglio decideva un gran punto, e da esso pendevano le sorti di due uomini.
Allora, guardando alle deplorevoli condizioni delle strade ed al guasto che tuttodì veniva ad esse dalle carrozze, pensò come da tanto male trarre altrettanto bene: richiamò certa disposizione di una tassa annuale di tre onze non prima applicata, e ne decretò l’attuazione per la durata di soli quattr’anni, tassa da pagarsi da tutti i padroni di carrozze.
Lo zio d'Antonio, al primo affacciarglisi di costui che non conosceva, fece una sosta e stette ascoltando stupito e incerto del come rispondere. Poi pensò che questo tale poteva benissimo informarlo al giusto delle condizioni del nipote; e che non sapendo affatto chi fosse a interrogarlo, era disposto senza dubbio a non falsare la verit
«Ormai, egli scriveva, le condizioni del paese e mie sono fatte tali, che per necessit
L'essenza del governo federativo è riposta nel patto che stringe gli Stati confederati a proteggere e tutelare la indipendenza di ciascuno colle forze di tutti, l'altre son condizioni accessorie, d'importanza secondaria, e sottomesse a modificazioni infinite. Che cercano gli Stati confederandosi? La forza? Dove la cercano? Nella unione.
In queste condizioni di fatto, il fermento delle nuove et
E perché tu da me ti chiamarai forse oltraggiato essere e vituperato, ti rispondo, nanti tratto, che con l'altre tue bone condizioni matto ancora ti mostrarai, quando in te non voglia patire quello che in altro giammai non cessi adoperare, io dico ne l'altrui fama e onore.
"La vita empie l'universo, e colla vita va associata l'intelligenza; e come abbondano gli esseri a noi inferiori, così possono in altre condizioni esisterne di quelli immensamente più capaci di noi.
Parola Del Giorno
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