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Aggiornato: 25 maggio 2025


E se piu` fu lo suo parlar diffuso, non so, pero` che gia` ne li occhi m'era quella ch'ad altro intender m'avea chiuso. Sola sedeasi in su la terra vera, come guardia lasciata li` del plaustro che legar vidi a la biforme fera. In cerchio le facean di se' claustro le sette ninfe, con quei lumi in mano che son sicuri d'Aquilone e d'Austro.

Nel claustro, nella chiesa, nella piazzetta che le si stende dinanzi, nelle stradicciuole che le girano intorno, spira come un'aura di pace melanconica, che nello stesso punto alletta e rattrista, come il giardino di un Camposanto. Un gruppo di orrende vecchie barbute custodisce la porta.

Dalla chiesa scendemmo nel claustro che è una vera meraviglia d'architettura e di scultura. Colonne svelte e gentili, che si potrebbero spezzare in due con un colpo di martello, somiglianti a fusti d'alberelli, sostengono i capitelli sopraccarichi di statuette e di ornamenti, dai quali si spiccano, come curvi rami, archi ornati di fiori, d'uccelli, d'animali grotteschi e d'ogni maniera di fregi.

Andai a vedere il claustro; ma poichè era aperta la porta della chiesa per la quale ci si va, lo vidi prima d'entrarvi. D'in mezzo alla chiesa si scorge una parte del giardino del claustro, un gruppo di grandi alberi frondosi, un boschetto, un mucchio di rigogliosa verzura che par che chiuda la porta, e si mostra come inquadrato sotto un arco elegante e in mezzo a due svelte colonne del portico che ricorre tutt'intorno. È una vista deliziosa che fa pensare ai giardini orientali, veduti tra mezzo alle colonne delle moschee. Il claustro è vasto, e circondato di un portico di forme leggiadre e severe; i muri sono coperti di grandi dipinti a fresco. Qui il cicerone mi consigliò di riposare un poco per prepararmi a salire sul campanile; m'appoggiai a un muricciuolo, all'ombra d'un albero, e stetti l

78 Da mezzogiorno e da la porta d'austro entrò Marfisa; e non vi stette guari, ch'appropinquare e risonar pel claustro udì di trombe acuti suoni e chiari: e vide poi di verso il freddo plaustro entrar nel campo i dieci suoi contrari. Il primo cavallier ch'apparve inante, di valer tutto il resto avea sembiante.

Dopo il claustro c'è da vedere un Museo di pittura, che non contiene se non quadri di poco pregio; e poi il Convento, coi suoi lunghi corridoi, colle sue scale anguste, colle sue celle vuote, gi

Null'altro. Era ella così disposta, per naturale sua filosofia, a tenere per fatali somiglianti circostanze della vita e a non farsene vincere? O quel vecchio cuore indurito non aveva mai palpitato? Oppure con gli anni e con la vita stentata e per il nessun amore che Mastia le aveva dimostrato fin da principio, s'era inaridito ogni sentimento in lei, che un tempo era stata pur giovane e bella e amorosa? Chi lo sa? Sul silenzioso orrore della nuda e fredda stanza pesava come un rigido mistero, e quella morte improvvisa non certo lo discioglieva. Intorno alla camera di Mastia erano altre povere camere abitate da gente anche più povera di lui: l'immenso fabbricato di Santa Caterina a Formiello, una volta claustro impenetrabile, accoglieva ora centinaia d'oscure e miserabili creature, e ciascuna covava l

E se piu` fu lo suo parlar diffuso, non so, pero` che gia` ne li occhi m'era quella ch'ad altro intender m'avea chiuso. Sola sedeasi in su la terra vera, come guardia lasciata li` del plaustro che legar vidi a la biforme fera. In cerchio le facean di se' claustro le sette ninfe, con quei lumi in mano che son sicuri d'Aquilone e d'Austro.

Ma prima Astolfo si chiamò infinita grazia al Senapo ed immortale avere; che gli venne in persona a dare aita con ogni sforzo ed ogni suo potere. Astolfo lor ne l'uterino claustro a portar diede il fiero e turbido austro.

Lontano dal claustro, di l

Parola Del Giorno

rincrudisse

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