Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 6 maggio 2025


Adocchiava una tettoia, sotto la quale si ammonticchiavano bombole d'acqua solfurea, accosto a una fontanella: un quadrettino. Rifece la punta della matita, cercò una pagina bianca, e per cominciarono a passare all'albo le bombole. Le stradicciuole rimanevano deserte e silenziose. L'ometto tutto solo e intento, in quella sua posizione di scimmietta, era strano.

La via è sempre affollata. Vi sale e scende il commercio di Porto, della Marina, della vicina strada dei Mercanti, di tutte le stradicciuole circostanti. Gli operai, intenti alla loro bisogna nelle botteghe, non levano mai lo sguardo ai passanti e continuano a lavorare fino a notte, tra il gridio del difuori e l'interno affaccendarsi per l'opera.

Nel claustro, nella chiesa, nella piazzetta che le si stende dinanzi, nelle stradicciuole che le girano intorno, spira come un'aura di pace melanconica, che nello stesso punto alletta e rattrista, come il giardino di un Camposanto. Un gruppo di orrende vecchie barbute custodisce la porta.

Anche in questo piccolo villaggio vi son due scuole, e non si può dire il sentimento che si prova vedendo a una cert'ora sparpagliarsi per quelle misere stradicciuole uno sciame di bambini biondi con una lavagna sotto il braccio e il gessetto in mano.

In compenso per tutto fresco, per tutto gorgoglío d'acqua, un'ombra, una fragranza, un non so che di molle e di voluttuoso nelle linee, nei colori, nella luce, nell'aria, che faceva sorridere e pensare. Tutto l'edifizio era circondato da un muro altissimo, e intorno al muro si stendeva un labirinto di stradicciuole deserte.

Fu una giornata piovosa, melanconica, di quelle in cui si desidera la quieta canterina, con un angiolo, con un bambino, con un focolare benedetto: tutto bigio e nebbioso dovrebb'essere al di fuori: cadute le foglie, infangate le stradicciuole, freddolosi i bimbi: tutto mesto, tutto morto, per far contrasto col di dentro tutto santamente allegro e tutto vita. Vita, vita, ecco la gran parola! Vita, la grande aspirazione dei ventidue anni, dei ventitrè, dei ventiquattro, dei venticinque. A venticinque questa vita è l'irresistibile bisogno!... Acquietati, anima mia: il tuo corpo è bambino: acquietati: diventa filosofessa e ascolta il gran principio della sapienza pratica: la vita è uno scherzo, cosa da ridere: si debbe approfittare delle gioie che offre: non prendere niente sul serio: si debbono ammirare i sacrifici per uno scopo: il moralista «en amateur» è un asino. È vero, c'è in queste parole una schiacciante verit

Era la via così silenziosa a quell'ora che si sentiva bene un fruscìo di una foglia secca su pei lastroni asciutti, mossa da una folata di venticello. Era l'alba. Ma quei vicoli, le stradicciuole, la piazzetta del Mercato ancora dormivano.

«Ora che abbiam mangiato questo boccone, dovremmo uscire di qui e passeggiare un buon tratto per una di queste stradicciuole che lambiscono la falda del monte.» «Benissimo, andiamo.» E dopo pochi momenti uscirono, continuarono un pezzo il loro cammino senza parlare, finalmente il Malumbra cominciò a dire: «Scusate la libert

Si percorse una lunghissima strada sparsa di donne appena vestite che ci guardavano come gente piovuta dalla luna; si attraversò una piazzetta piena di bambini e maiali amichevolmente confusi; si passò per altre due o tre stradicciuole, ora salendo, ora scendendo, ora in mezzo alle case, ora in mezzo alle macerie, ora tra gli alberi, ora tra le roccie, e si arrivò finalmente in un luogo solitario, sul fianco d'una collina, di dove si vedeva, in faccia il Generalife; a destra l'Alhambra; sotto, una valle profonda coperta d'un foltissimo bosco.

Parola Del Giorno

all'albino

Altri Alla Ricerca