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Aggiornato: 21 giugno 2025
Ella si guardò le unghie e rispose: È smalto del Serraglio.... La voce di Bruno si fece beffarda, d'un tratto, e osservò con finto candore: Del serraglio dove ci sono le bestie?... Clara Dolores, non appena sentiva un'ostilit
Voi temete di vedere entrare qualcuno, sempre, è vero, Clara? Sì, da bimba, l'ho sempre temuto. Se qualcuno saliva alle mie spalle, nelle scale, se qualcuno mi seguiva, in un appartamento, se una porta restava aperta, con un vano oscuro, io era assalita da uno sgomento folle, e, sentite, adesso soggiunse, dandogli la mano solo a parlarne, io tremo tutta....
Il professore Salapolli che accompagnava Bruno in quei viaggi non vi si era mai abituato; gli mancava il pane dei vecchi libri; non era fatto per gli svaghi; e la contessa Clara Dolores lo interrogava troppo sovente intorno alla vita che il conte Fabiano menava a Parigi. L'ultima volta Bruno aveva incontrato sua madre a Vienna, e gli era parso che anche la casa di lei fosse aperta a mezzo mondo.
Clara, voi avrete con me le maggiori delusioni. Io ho sofferto, io sono stanco, sono vecchio, oh quanto più di voi, così piena di vita, di vivacit
Aveva avuto qualche maestro privato, una istitutrice giovane e bruna che stava presso suo padre, e di cui udiva parlar molto male da sua madre. Egli non ascoltava se non ciò che poteva divertirlo, si faceva una specie di coltura a brani, e un giorno voleva dipingere come Clara Dolores, un altro prender le sue note di viaggio come Fabiano, un terzo vivere non facendo nulla o guidando i cavalli.
Si erano fermati all'angolo di via Babuino, dopo aver attraversata piazza di Spagna. Egli la guardava, immobile, con gli occhi pieni di dubbio. Ma che donna siete voi, Clara, che non dovete intendermi nè prima, nè poi? Io, vi debbo consolare, quando tutto il tempo della vostra gioia è stato dato ad altri? Io? Chi sono io? Niente, nessuno Così avete voluto che io fossi: niente e nessuno.
A poca distanza da loro, tre signorine chiacchieravano e ridevano con due giovanotti. Perchè vi siete fatto presentare? domandò Clara a Serra, rompendo il silenzio, parlandogli con una intonazione più intima nella voce. Non sono stato io. Mi ha detto, la signora Anna: venite, vi presento a una donna di spirito. Sono io, disgraziatamente.... Come, disgraziatamente?
Lo so, rispose Clara Dolores. Ti propongo una cosa terribile. Ma a lei, a Nicoletta, io non posso parlare, e potessi anche, non dovrei. Non ne ho alcun diritto.
Almeno, almeno, non mi avessi amato! esclamò lui, in un ingenuo scoppio di dolore. Ti ho amato, invece, molto, alla mia maniera, che è certo imperfetta, poichè tutti siamo degli esseri imperfetti. Ti ho amato.... così teneramente, così passionalmente.... ma era tardi, era tardi, era tardi! Ma io ti voglio bene, Clara! egli balbettò, smarrito, vedendo che ella era per levarsi, per andarsene.
Clara Michel d
Parola Del Giorno
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