Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 2 maggio 2025
Anche voi, o lettori, dormite a questa mia cicalata? Vi domando mille perdoni. L'esordio è finito. E sulle mie labbra c'è il sorriso dell'uomo contento. Voi, amici miei, avete 32 gradi, voi passeggiate dalla Galleria al forno del vostro studiolo.
Nel regolamento del 1801 erano prescritte riunioni eccezionali con l’intervento del Senato e dei nobili: ma queste erano ripetizioni di altre consacrate nei regolamenti precedenti. La cicalata per l’ultimo sabato di Carnevale non poteva esser nuova se nella Peloritana di Messina essa assurgeva ad un avvenimento mondano di prim’ordine con D. Pippo Romeo. Di cicalate accademiche in poesia parecchie ne recitò il Meli dentro e fuori citt
³⁵⁷ Ogni cuore vien preso all’improvviso. F. Sampolo, Parte quarta. Lu Cavaler serventi, Cicalata, ottave 46 e 49. Ms. inedito, messo a nostra disposizione dal venerando prof. Luigi Sampolo, figlio del valoroso poeta. Con questi ardori è facile immaginare quel che dovesse avvenire tra le teste calde dei giovani.
L'amico fece una lunga cicalata sulle oscure bellezze della grotta, che noi tralasceremo per amore di brevit
L’innamorato non era il cavalier servente. Quello era un infelice che trascinava la catena d’una passione ardente; questo, felice, perchè alieno da gelosie, sospetti, guai: distinzione fondamentale, fatta da un testimonio del cicisbeismo. Una cicalata di Fr. Sampolo è la più sottile psicologia del Cavaler serventi. Non conosciamo in proposito studio intimo più fine, come della voce cicisbeo non conosciamo etimologia più sicura di quella data da un vocabolarista siciliano d’allora⁴¹⁴. Solo il cavalier servente, secondo il Sampolo, gustava i più deliziosi piaceri, veri o fittizî che fossero. Preferibile l’amore senza amaro, com’era il suo. La dama ed il cavaliere godevano d’una felicit
Vedete che sciocco son io! gridò mastro Jacopo, interrompendo la cicalata del suo discepolo. Non credo alle alchimie di Tuccio e di Parri, e le tiro in ballo, io, per appiccicare a Spinello la malattia de' suoi compagni. I quali, in fede mia, non sanno nulla di nulla e parlano a vanvera da quei gaglioffi che sono. Perchè, vedi, ragazzo mio, l'arte si guaster
Non son nuovo alle chiacchiere in pubblico; i comici antichi mi usarono spesso la cortesia di farmi venire sul proscenio, per chiarire l'intreccio e dire tutte quelle cose che all'autore mettesse conto di far sapere alla gente. E questa cicalata era il Prologo. Il Prologo dopo il second'atto! E perchè no?
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca