Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 1 giugno 2025
Poi, vincendo la paterna commozione: Andiamo, figliuoli miei, disse prendendo Nora sotto braccio da una parte e il Casalbara dall'altra, andiamo.... a mangiare la pappa!
Il Casalbara si tenne quella spina nel cuore per alcuni giorni;... lottava contro sè stesso, mercanteggiava quasi colla propria coscienza fra la necessit
Fa troppo caldo qui.... si soffoca.... mormorò al suo vicino, per scusare quell'abbattimento. Il Casalbara lanciò un'occhiata torva alla moglie e un'altra occhiata torva, con un lampo di ira e d'odio a Cantasirena.... Sempre.... sempre mio fratello!... Buffoni!... Canaglie!... Lasciassero in pace.... rispettassero almeno la memoria di mio fratello!...
Finito di brontolare, chiuse l'uscio della cucina, chiuse pure quello del salotto, e tornò a sedersi accanto all'Evelina, battendole colla mano sulle ginocchia puntute e sottili come quelle di un ragazzetto. Chi è? Chi è?... Ce ne son due. Due? Ma non so qual è dei due quello che faccia davvero, o che sia il preferito. E.... chi sono? Chi sono? Il duca di Casalbara e il banchiere Kloss.
La fortuna del Kloss era stato suo padre, che aveva saputo fallire a tempo e bene, mentre il suo socio si era impiccato fra i cortinaggi della camera da letto. La fortuna del Casalbara era stato il fratello Eriprando, morto a Josephstadt. Il Casalbara era ancora giovanissimo, quando una notte, suo fratello fu arrestato, condotto a Mantova e di l
Il Casalbara ora rimasto indignato da quella lettera. Non rispose nemmeno al Kloss: pensò di scrivere invece al suo amministratore, il ragionier Vigliani, per quanto anche questo passo gli riuscisse penoso.
Il duca la fece sedere con lui, e mentre allungava la gamba, che gli tornava a dolere, aprì il cassettino e la forzò a mettere la mano dentro, sopra un astuccio di velluto. Nora lo lasciava fare e non parlava. Cos'è?... Vediamo cos'è?... Dall'astuccio il Casalbara levò un filo di perle con un piccolo fermaglio di brillanti.
E così? gli domandò Nora, restando sempre presso la finestra. Vuoi che faccia chiamare il medico? No.... no... grazie.... rispose l'altro colla voce fioca. Nora gli si avvicinò. Il Casalbara, steso sul letto, sotto le coperte pesanti, aveva la testa affondata nei cuscini e ravvolta in un foulard. Non lo si vedeva nemmeno.
E non solo questo, ma pareva di più, che "quella bisbetica indomabile" cercasse di scavare l'abisso fra lo zio, non più zio, e il suo biondo senatore! Così, un duca di Casalbara, faceva in certo qual modo il paio con un Marco Salò di Trieste, l'unico dei firmatari del comitato promotore che dopo ricevuto il manifesto s'era incaponito a voler dare e mantenere le proprie dimissioni!
Ma a questo punto egli sentì il piedino di Nora che premeva il suo forte forte.... Nora lo guardava amorosissima, e gli diceva cogli occhi e col sorriso della bocca umida e rossa "Sì.... Sì.... Sì.... a Casalbara vivremo in pace, noi due soli, sempre soli...." Tutte le inquietudini svanirono alle promesse di quel sorriso inebriante.
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca