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Aggiornato: 2 giugno 2025
È stata lei che ha voluto far rinfrescare questa cappelletta e ritoccare questa brutta Immacolata, per la quale aveva una divozione speciale. A volte si dice: peccato non poter credere!.... Del resto qui il tempo passa che tu non te ne accorgi.
In questo mezzo, il padre Anacleto, s'era mosso anch'egli dalla cappelletta, e per diverso sentiero da quel che aveva visto pigliar da Bianca, veniva alla palazzina.
Il cuore con lo affrettare dei palpiti le aveva svelato chi fosse lo straniero. Giù a piè del colle, accanto al torrente delle acque perenni dove la forra si chiude più ombrosa, mezzo celata tra le fronde degli olmi s'innalza una cappelletta ufficiata da certo santo Eremita, a cui veruno afflitto cuore ricorse mai invano. Egli, richiesto, consente ad unire in matrimonio Beatrice e Guido.
I due camminando per una viuzza fuori mano giunsero al ponte, e passando vicino alla cappelletta, dove un par d'ore prima ruzzavano i monelli, videro gente trarvi a folla, e vollero guardare che fosse. Vi giaceva un soldato alemanno, morto e sanguinoso, stato calpestato dai cavalli nel campo. I commilitoni l'avevano portato sugli schioppi, ma l
«E babbo e Bianca, sono costaggiù che tornano; e discorrono amorevolmente fra loro. «È un miracolo, Margherita, un miracolo! E se dura vogliamo andare di notte, bell'e in mezzo al bosco dei frati, a far la novena intorno alla cappelletta di San Francesco. Tu e Bianca mi condurrete... «Di notte nel bosco? Vi sono l'anime dei morti che singhiozzano sulle querce? «Sono assiuoli e non anime di morti!
Don Davide andò a dire le tre messe alle muraglie della cappelletta addossata alla muraglia dell'infermeria, dicendo di non aspettarlo che non avrebbe bevuto il caffè al ritorno. L'intervallo tra il caffè e l'aria fu sepolcrale. Passeggiavamo in su e in giù, con le mani sulla schiena, con la faccia rabbuiata e con gli occhi che parevano altrove.
Ero lo stanchissimo viandante; venni a te, cappelletta sulla montagna, e, arso dal sole, cercai un'ombra.... Riposai all'ombra dei cipressi. Pegli. Hôtel Garcini. Oh, oh! perdoni, ma questo poi no! Marchesa, mi ascolti, e non rida, s'io dico: un po' di scetticismo! Lei si spaventa alla sola parola, ma, in pratica, quante volte Lei fu più scettica di me, che oggi voglio scherzare. Dunque? dicevamo?
Il santo eremita uscí della cappelletta e si fece incontro con mite scongiuro. Rimanti, rimanti, abbandona la traccia. Non profanare l'asilo di Dio. La creatura manda gemiti al cielo e implora da Dio il gastigo tuo. Lasciati per l'ultima volta ammonire, o la tua empietá ti trarrá in perdizione. Sollecito il cavaliero a destra galoppa innanzi, e con dolcezza e bontá ammonisce il conte.
Non cessò per questo la sua meraviglia, anzi crebbe quando scorse ai piedi della cappelletta, dove diluivasi sulla neve ammucchiata la luce rossigna della lampada, un bel mazzo di rose gialle fiorite, di quelle belle rose rêve d'or che egli aveva regalate il Flora il primo giorno della sua convalescenza. Come potessero fiorire delle rose in quel mucchio di neve era un miracolo inesplicabile.
E l'uomo alla cappelletta: Mi difesi! Ho sette ferite! All'ultimo m'ebbi mozza la mano. Venni qui a seppellirla in luogo consacrato. Laggiù in oggi ogni misfatto è permesso: è divenuta terra di saracini la nostra. Perché siete fuggito voi, ieri, al momento del supremo pericolo? E la donna: Fuggite nella valle del Chiusone!
Parola Del Giorno
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