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Aggiornato: 1 giugno 2025


Ciò detto, si levò dal canapè; e attraversando con imperturbata dignit

Invano tentate di consolarmi su tal proposito, prendeva a dire appunto, seduta sul canapè di rimpetto a Giovanni assiso sul cannone.

Vittoria raccolse il morituro, lo portò su ’l canapè, chiese le forbici; era necessario un eroismo; bisognava infine esperimentare il rimedio, ad ogni costo.

Pochi mobili vecchi, tarlati, coperti di sbiadito damasco giallo la guernivano; da un lato una tavola, dall'altro un canapè massiccio e nano, sul quale ella s'era risvegliata in quel punto; nude le pareti, la vôlta fonda, sgretolata.

Essa cercava di allontanarsi tirandosi in fondo al canapè. La giubba era sempre aperta, e lasciava scorgere la camicia finissima, colorata, e ne usciva più forte, più acuto quel profumo strano che le dava tanto alla testa. Ma non poteva fare a meno di guardare, di osservare tutto. Che stranezza!... Aveva una camicia fina, fina, di batista, come quella delle signore...

La contessina Berta, dal canto suo, aveva abbandonato il pianoforte, e bel bello, senza parere, si era accostata al crocchio del canapè di damasco. Dei matti! balbettava frattanto il signor sottoprefetto. , mio Dio; non lo sapevano? ribattè la contessa Beatrice.

Eccomi, ai vostri piedi, mio secondo padre! Così dicendo, Aloise si lasciò cadere su di uno sgabello presso il canapè, su cui il duca di Feira era venuto a sedersi spossato. Su quel canapè usava sedersi, su quello sgabello posare i piedi sua madre. E la madre era l

Prospero non rispose, ma si tirò accanto a Maria sul canapè, e con mano tremante cominciò a carezzarla ravviandole i capelli dalla fronte. È... partita. balbettò alla fine, vedendo che sua moglie lo fissava negli occhi muta, impassibile. È proprio andata via per sempre... Adesso, co-come vedi, ne sento tutto l'affa-fanno, non so darmene pace, mi turba un vuoto do-o-lorosissimo!

Il principe di Tebe, steso sur un canapè, contemplava, la volutt

Ora la vista del signor Omobono le mutava quel dubbio in certezza; essa trovavasi in faccia di colui ch'era stato l'artefice di tutte le sue disavventure. L'Omobono fermossi con atto contegnoso, poco discosto dal canapè, dal quale la fanciulla non aveva avuto forza d'alzarsi. Mi conoscete, diss'egli? Oh dove mai vi trovo! Ma, io vi sono amico, non temete di nulla, povera giovine!

Parola Del Giorno

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