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Sta': rintoccan le campane: per chi suona ad agonía?

Il lago pareva diventato più azzurro, più d'accordo con lei, le montagne più trasparenti: le campane dicevano cose nuove e commoventi: i gridi dei bambini sulla piazzuola, così noiosi prima, facevano eco adesso ai cento fanciulli allegri che giocavano in lei.

Per chi suonan le campane? a che tanto scampanar? Trapassato è il conte Nillo, è l'Infanta per mancar: son cavate gi

Le campane invitavano i fedeli alla chiesa. Ce n'erano tante Messe il giorno di Natale. I parroci non avevano bisogno di andar a mendicare una Messa di qua, di l

Cominciò lo sparo di mortaretti, a brevi intervalli, poi di seguito con un rumore assordante; il sagrestano dava nelle campane: nella piazza alcuni si scoprirono, altri si scoprirono e s'inginocchiarono; qualche spirito forte continuò a passeggiare col sigaro in bocca e 'l berretto in capo dando sguardi di disprezzo in qua e in l

Le famiglie si radunavano per il cenone; accendevano l'albero del Natale; attendevano la mezzanotte, andavano forse in chiesa e passavano l'indomani in letizia: il pranzo di famiglia, forse la visita a qualche presepio; le campane suonavano, sostava il lavoro, le fabbriche erano chiuse, la gente girava per le vie colla letizia sul volto; dovunque entusiasmo, dovunque allegria, perchè era Natale, era Natale.

La mattina Mastro Peppe, avendo digerito il vino, si risvegliò; e stette su ’l letto un poco ad allungar le membra e ad ascoltare le campane che salutavan la vigilia di Sant’Antonio. Egli gi

Le campane suonano, suonano, perchè è Natale. Natale! Il mondo è ancora sciocco di festeggiare il Natale, ed anche Narciso Rossi, ier sera, si era lasciato sedurre da questo ricordo. Narciso Rossi! Sarebbe venuto quella mattina, come aveva promesso, a prendere le due bombe?

A queste parole tenne dietro un friggío di burro e un profumo delizioso, che aggiustò la coscienza frusta di don Procolo, il quale per non guastare l'avvenire si era limitato sulla colazione. Andarono avanti e si trovarono in un salottino rettangolare, addobbato con un certo buon gusto. Sul caminetto ardeva un bel focherello e gli stavano davanti alcune poltroncine coperte di una tela bigia, con bottoncini bianchi e con bracciolini freschi di ricamo all'uncinetto. Un piccolo divano appoggiato alla parete lasciava a stento il posto per un pianoforte verticale, che reggeva due candele accese. Sul camino c'era la solita specchiera, la solita pendola di bronzo, fra due campane di vetro, coi soliti fiori di pezza. Qua e l

Quando scendemmo la luna sorgeva sulle alture boscose del Königstuhl. Violet volle far la discesa a piedi, appoggiata al mio braccio. Un suono lontano di campane dalla citt