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Aggiornato: 20 giugno 2025


Or sedute or impiedi nei carri leggeri, guidavano esse stesse i cavalli e cercavano di oltrepassarsi l’un l’altra. Le meno ricche andavano a piedi; tutte bizzarramente vestite con stoffe screziate di lana o di seta, sempre pettinate artisticamente; coi capelli in treccie formanti diademi biondi o dorati, intermezzati di perle ed altri gioielli.

Il dottore, fermo un istante dall'ingombro nella via di quella comitiva bizzarramente stracciona, vide venire a lui una creatura di dieci o dodici anni ch'egli suppose del sesso femminile, e chiedergli un piccolo dono.

Il nubiano accese un pezzo di torcia resinosa e tutti e due entrarono con precauzione. Ben presto si trovarono in un ampio stanzone, la cui vòlta era sostenuta da parecchie colonne trasparenti che riflettevano magnificamente la luce. Le pareti, scavate bizzarramente, erano umidiccie ma il terreno, eccettuato un angolo dove raccoglievansi gli scoli che formavano un fossatello, era asciutto e cosparso di una sabbia bianchiccia in mezzo alla quale brillavano pezzi di salgemma. Il nubiano, ammazzati tutti gli scorpioni grigi che l'abitavano, i cui morsi sono pericolosissimi, s'accinse a correre al campo, prima che la notizia della morte di Notis si spargesse e che il pasci

Mentre la comitiva stava intorno al burchiello, che i boscaiuoli traevano ancor più presso alla riva perchè fosse pronto al mistico bacio delle onde, Gino guardava il masso bianchiccio, che sorgeva, bizzarramente stagliato, dall'altra parie del lago. Egli doveva cantare la Ninfa, poichè ne aveva fatto solenne promessa a Fiordispina; voleva perciò impadronirsi del soggetto.

Si pranzava in una piccola stanza adiacente a quella di Paquita da una parte ed alla cucina dall'altra che sebbene semplicissima, era pulita assai e ornata di fiori e di un grande armadio in legno dipinto, bizzarramente intagliato. A destra di questo era un quadretto rappresentante due guerrieri a cavallo su di una strada in riva al mare, che forse aveva qualche valore; ed a sinistra un altro quadro di quasi eguale dimensione, coperto da una tendina rossa, che eccitava non poco la curiosit

Egli navigava, così, in una allucinazione completa. Tutto il sentimentalismo della sua natura, adesso, trionfava sul resto della sua esistenza o ne trasformava ogni manifestazione. Di nuovo, egli scriveva a Luisa Cima, ogni mattina, ogni sera, delle lunghe lettere, come ai bei tempi, quando le ore brevi del distacco erano ancora abbreviate da questa corrispondenza epistolare; egli le faceva delle domande, delle interrogazioni quasi che ella fosse , per rispondergli, quasi che giammai si fosse interrotta la loro comunione di spirito. Queste lettere, egli non le mandava; eppure bizzarramente, egli ne aspettava la risposta, egli riprendeva a scrivere, rimproverando dolcemente l'amata. La sua illusione talvolta, si prestava a miraggi incredibili. Egli si faceva portare, da un giardiniere che aveva il gusto dei fiori, in quell'atroce paese di provincia, dei fasci di fiori, gli ultimi rami degli arbusti autunnali e li riuniva nel modo che ad essa piaceva: e mettendoli nei vasi, pareva che preparasse tutta la bellezza floreale di quell'antico nido d'amore, dove si vedevano, dove egli passava tante ore, anche senza lei, prima che ella giungesse, nella impazienza dell'attesa, dopo che ella era partita, nella contemplazione serena della felicit

Questi bizzarramente si mutano in isole fragili intermittenti, rapide apparse e rapide scomparse, che lottano contro le onde succhianti! Frattanto una corazzata sventra e cola a picco facendo scoppiare la santabarbara del suo cuore che s'apre, mugghiante braciere, contro il cielo. Gi

Non sapendo distaccare gli occhi da quelli di Ortensia che mi ammaliavano, io mi sentiva come avvolto da un fascino magnetico. Vi fu un istante in cui la mia vita si era a così dire moltiplicata, in cui mille diverse sensazioni succedendosi bizzarramente, si contendevano l'imperio dei mio spirito.

Quando il medico e i domestici entrarono, al mattino, nella sala, trovarono il signore seduto al tavolo, cogli occhi fissi alla figura cabalistica, intorno alla quale avea disegnato un laberinto di lineette e di segni misteriosi, un intreccio di circoli e di triangoli bizzarramente collegati; e in quello sfondo egiziano, inverosimili accoppiamenti d'uomini e di belve, di alberi e di case, una nuova generazione di animali e di vegetali sospesi o inchiodati alla periferia di un mondo impossibile.

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