Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 1 maggio 2025
Io cercava in lui una scintilla di quell'immenso affetto che si versava dagli occhi di Carlo Bini, mentr'egli commosso dalla lettura delle magnifiche pagine che i giovani d'Italia sanno a memoria, lo guardava d'un guardo di madre pensoso unicamente dal suo soffrire.
Era la prima lotta che imprendevamo coi governucci che smembravano la povera Patria, e il senso di quella lotta ci crebbe l'ardire. Le tendenze politiche si rivelarono in quel secondo Giornale nel quale scrittori più assidui eravamo Guerrazzi, Carlo Bini ed io più esplicito e quasi senza velo. Parlammo di Foscolo, al quale, tacendo degli altri meriti, gl'Italiani devono riverenza eterna per avere egli primo cogli atti e gli scritti rinvigorito a fini di Patria il ministero del Letterato dell'Esule, poema di Pietro Giannone, allora proscritto, di fede incorrotta, ch'io imparai più tardi a conoscere ed a stimare di Giovanni Berchet delle cui poesie, magnifiche d'ira italiana, moltiplicavamo allora noi studenti le copie e che mi toccò di vedere nel 1848 immiserito tra patrizî moderati e cortigiani regî in Milano. Osammo tanto, che l'intormentito Governo Toscano, compito l'anno, c'intimò di cessare. E cessammo. Ma quei due giornali avevano intanto raggruppato un certo numero di giovani potenti di una vita che volea sfogo; avevano toccato efficacemente nell'anime corde che fin allora giacevano mute; avevano e questo era il più provato ai giovani che i Governi erano deliberatamente avversi a ogni progresso e che libert
E quel sorriso m'impauriva come s'io avessi intravveduto tutti i pericoli di quell'anima privilegiata: m'impauriva di tanto, ch'io partii senza parlargli a viso aperto del motivo principale della mia gita e commettendo a Bini di farlo. E nondimeno io l'ammirava potente e benedetto d'un nobile orgoglio, che, come dissi, m'era mallevadore dell'avvenire.
Io aveva sulla persona, al momento in cui la sbirraglia s'impossessò di me, materiale per tre condanne: palle da fucile, una lettera in cifra del Bini, un ragguaglio delle tre giornate di Francia stampato su carta tricolorata, la formula di giuramento del secondo grado e inoltre, dacchè fui preso sull'uscio di casa mia, un bastone con entro lo stocco, fra le mani.
L'ordinamento dell'Associazione era, a mezzo il 1833, potente davvero e segnatamente in Lombardia, nel Genovesato, in Toscana, negli Stati Pontificî. L'anima dell'Associazione Toscana era in Livorno, dove Guerrazzi, Bini ed Enrico Mayer eran operosissimi e inspiravano Pisa, Siena, Lucca, Firenze. Pietro Bastogi, oggi Ministro, era Cassiere del Comitato. Enrico Mayer viaggiava a Roma, dov'ei fu per sospetti imprigionato, poi, tornato in libert
In Livorno fondai una Vendita: affigliai parecchi Toscani ed altri d'altre provincie, tra i quali ricordo un Camillo d'Adda, lombardo, allievo di Romagnosi e ch'esciva allora, credo, dalle prigioni dell'Austria, e Marliani, che moriva anni dopo difendendo Bologna contro gli Austriaci. Commisi il resto a Carlo Bini, anima buona e candida, serbatasi incontaminata attraverso una gioventù passata fra i rozzi e rissosi popolani della Venezia , ingegno potente, ma che imprigionato fra le cure mercantili e fatto indolente da un profondo scetticismo, non di principii, ma degli uomini e delle cose d'allora, non potè rivelarsi che a lampi. Una immensa rettitudine d'animo e una immensa capacit
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca