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Aggiornato: 4 giugno 2025
E la vedeva non più lì, in quella stanza, a pochi passi dal suo letto; ma campeggiante in alto, circonfusa di luce, con l'occhio benignamente rivolto su di lui, che la contemplava affascinato e non aveva altra aspirazione che quella di adorarla.
che' di giusto voler lo suo si face: veramente da tre mesi elli ha tolto chi ha voluto intrar, con tutta pace. Ond'io, ch'era ora a la marina volto dove l'acqua di Tevero s'insala, benignamente fu' da lui ricolto. A quella foce ha elli or dritta l'ala, pero` che sempre quivi si ricoglie qual verso Acheronte non si cala>>.
Quinci, per le cose che seguitano, appare il Nostro Signore aver prestati benignamente gli orecchi della sua divinitá a' prieghi fatti dall'umile orazione, in quanto dice l'autore che Lucia, cioè la divina misericordia, chiamò Beatrice, cioè se medesima dispose a mettere in atto il priego ricevuto: il che appare, in quanto Beatrice, che quivi la grazia salvificante o vogliam dire beatificante s'intende, alla salute del pregante si dispose: il che dallo intrinseco della divina mente procedette.
Di quì tra' Rodïan per lei feriti Fur mille cori, e mille petti accesi; Ma tutti ardendo rimanean scherniti E ne le fiamme lor ben vilipesi. Solo fur d'Erimanto i preghi uditi Benignamente, ed i sospiri intesi, Ed a gli occhi di lui porgea conforto Con dolcissimi sguardi, e non a torto.
Estebano mormorò: La luna piange! e i due giovanetti s'arrestarono immobili a guardarla, mentr'essa benignamente li inondava di raggi. Allora comparve illuminato e purissimo il viso della fanciulla.
Aperti gli occhi, li fissò immobili in volto a Marco che vedendola riaversi le sorrise benignamente; le fitte tenebre della notte non permisero alla giovinetta di conoscere quel volto, ma un raggio di luce ne illuminò il sorriso che avvezza a vagheggiarlo sovente sulle labbra dell'amato genitore, tratta in un dolce inganno, chinando mesta il capo mormorò: Padre mio, che brutto sogno! e rinchiuse spaventata gli occhi.
Date queste circostanze, devonsi trattare benignamente i penitenti che assistono alle danze, stornarli da questi pericoli colla persuasione e colle preghiere, dare ad essi salutari consigli in proposito; se mai ricadessero, redarguirli paternamente, differire l'assoluzione; e riconosciuti finalmente contriti, benchè non siano ancora immuni di ogni peccato, assolverli, ammetterli alla comunione almeno alla Pasqua: in tal modo, si provvede più efficacemente alla loro salute e si fa del bene alla religione.
Parola Del Giorno
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