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Le parlò come ad una mascherina sola, che aspetta avventure; lei impallidiva di sdegno, lei, la fiera contessa indomata. Non rispose: il qualcuno, stancato, finì per andarsene. Erano le due e mezzo. Sar

Dunque deciditi: migliaia di occhi stanno rivolti verso di te, si freme, si spera, si aspetta..... fa il tuo dovere, o saggio Vulcano. Senti, a rimanere l

Anne-Marie si volse a sua madre. Mamma! che cosa aspetta tutta questa gente? Nancy, scossa e convulsa dall'emozione, non potè rispondere. Sorrise colle labbra tremanti: Andiamo, cara, disse. Ma no! ma no! disse Anne-Marie, non voglio andare. Tutti aspettano per vedere qualche cosa. E voglio aspettare anch'io, per vedere cosa c'è!

Aspetta, aspetta, disse ridendo. Mio marito non torner

Per questo monte medesimo, un sentiero affatto affatto ignoto; venite dunque. Vengo; aspetta! e Manfredo diede una voce; alla chiamata comparvero due soldati: Dite al conte Mandello, loro gridò Manfredo, che lo aspetto qui. E che volete dal conte? gli domandava l'Alemanno. Che venga a vedere anche lui.

Se tu non gli hai attraversato il cuore, a questa ora si è annegato. Lasciamolo e ritorniamo all'accampamento dove Fathma li aspetta con viva impazienza. All

.... Noi non sappiam che piangere, vaganti come bimbi smarriti ne la notte, mentre il tempo ne spinge avanti, avanti, ove Ella aspetta.

Questa è una grande seduzione per le masse che emigrano. La conquista sembra semplice; quella terra non aspetta che il lavoro per profondere i suoi tesori immensi, ecco le braccia, noi ne abbiamo.

CECA. Chi è la giú? RUFINO. Sono el fratello della Ceca vostra. CECA. Chi sei? Antonio? RUFINO. Madonna . CECA. Tu sia el ben venuto. Aspetta, ch'io ti vengo a oprire. RUFINO. Zi! Patrone, acostatevi. CURZIO. O Dio, aiutame. RUFINO. Acostatevi piú alla porta. CURZIO. Che te hanno detto? RUFINO. Adesso vengono a oprire. CECA. Entrate, olá! Non fate rumore.

Ahimè, che piaghe vidi ne’ lor membri, ricenti e vecchie, da le fiamme incese! Ancor men duol pur ch’i’ me ne rimembri. A le lor grida il mio dottor s’attese; volse ’l viso ver’ me, e «Or aspetta», disse, «a costor si vuole esser cortese. E se non fosse il foco che saetta la natura del loco, i’ dicerei che meglio stesse a te che a lor la fretta».