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Aspetto dunque una sua riverita lettera, la quale mi dica si o no, e dolentissimo di non potere più efficacemente dimostrarle quanto apprezzo il suo nobile ingegno, me le profferisco devotissimo

Guarda con che gente son io, voleva dire quel saluto a fior di labbro, e crepa dalla bile. Difatti, il Priore, a cui Ferrero diede una sbirciatina curiosa, era un uomo da tirare a gli occhi della gente. Chiunque egli fosse, il suo aspetto non era d'uomo volgare. La sua conversazione, poi, era piacevolissima.

Dice, oltre a questo, che ella era «bella»; e l'esser bella è singular dono della natura, il quale, quantunque nelle mondane donne sia fragile e poco durabile, nondimeno da tutte è maravigliosamente disiderato; senza che egli è pure alcun segno di benivole stelle operatesi nella concezione di quella cotale, che questo dono riceve; e quasi non mai sogliono i superiori corpi questo concedere, ch'egli non sia d'alcuna altra grazia accompagnato: per la qual cosa paiono piú venerabili quelle persone, che hanno bello aspetto, che gli altri.

ISOCO. O figlia cara ché all'amore e riverenza che vi porto non so che altro nome chiamarvi, che mi date tanta allegrezza in vedervi quanto mi deste dispiacere essendomi rapita: o che nobile aspetto, o come anco nelle miserie risplende la maestá della vostra bellezza! MELITEA. Siami lecito abbracciarvi con quella riverenza come mio padre: o mio caro e amato balio!

L'arrivo però di questa moltitudine di abitatori del contado, il sinistro loro aspetto, le armi che sforzavansi di nascondere, e le parole che loro uscivano di bocca, dovevano porre in trepidazione la pubblica autorit

La Marfisa bizzarra, poema di aspetto scherzevole, non è che un quadro storico del costume corrotto, di ritratti naturali, di caratteri veramente de' nostri giorni, della mia patria infelice e un'allegorica predizione del di lei finale destino.

E tu, sommo Campion, che 'l mal presente Fosti dal Cielo a divietare eletto, Come affermasti; ed a ciò far possente, Ben ti confessa il sovrumano aspetto: Signor, vientene meco; io navi e gente E ciò, che 'n guerra fa mestier, prometto: Quanto può Samo, e quanto possa Scio Da' cenni pende e da l'arbitrio mio.

Perchè.... in caso di bisogno... io sento d'averne una dentro una calzetta.... Son le due pomeridiane, sento picchiare alla porta, Chi è? Se permette.... Entra un giovinetto a me sconosciuto, ma pure di aspetto simpatico.

Tutti si volsero, si alzarono in piedi per vedere. Il presidente, coll'occhio incerto, smarrito, fisso alla porta, aspettò che la calma fosse ristabilita, poi ripigliò colla voce che nell'aspettare gli si era abbassata: Signori.... Questa volta il silenzio era generale, profondo.... ma il Tolomei s'interruppe lo stesso, poi si sforzò balbettando, confondendosi, impallidendo.

Ah! se potessi indovinare che cosa domanda! le darei l’anima mia. Sento che se dovessi perderla non avrei più la forza di vivere. Se Maria potesse darmi un consiglio, aspetto ansiosamente le sue lettereMaria cercava di risponderle il meno male che fosse possibile, ma questa corrispondenza le riusciva un poco imbarazzante.