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Aggiornato: 24 giugno 2025
Mentre che tutto in lui veder m’attacco, guardommi e con le man s’aperse il petto, dicendo: «Or vedi com’ io mi dilacco! vedi come storpiato è Mäometto! Dinanzi a me sen va piangendo Alì, fesso nel volto dal mento al ciuffetto. E tutti li altri che tu vedi qui, seminator di scandalo e di scisma fuor vivi, e però son fessi così.
Il re Ali fu quegli che scelse questa posizione quasi a capitale del regno, come il punto più centrale delle tre provincie principali, dell'Amara, dello Scioa e del Goggiam.
Questo grande maestro udì Anne-Marie e subito l'adorò. Anche lui la chiamò «das Wunderkind», e prese le due piccole mani e vi mise due paia di piccole ali. Ed Anne-Marie con esse volò sopra a tutte le difficolt
È la dimora delle Disilluse: è il castello della Fantasia. Quando qui giunsero volando sulle ali della disillusione, si posarono lassù. Costruirono un nido di raggi di sole, e il nido, forte della invulnerabile castit
Il cielo è divenuto la vivente fornace che formano, salendo, le fiamme dei loro occhi! Le mie ali s'abbandonano sulla marea dei loro rantoli.... Uno mi grida: «Abbiam dentro la gola una fucina ardente per far nuovi cannoni, e nei capaci serbatoi dei nostri polmoni abbiam di che gonfiare un dirigibile militare!»
Ah! ah! cupo vento africano, vento balordo dalle lentezze ipocrite!... stai forse spiando le mie distrazioni? Io non mi curo di vincere la tua deriva insidiosa. Voglio lasciarti fare, e approfittare di te! M'involo fra le tue braccia filacciose e bagnate. A mille metri sotto le mie ali il mare s'annera di rabbia!... Ritorniamo alla terra!
Si, riprende Guaidalmira con un sospiro, divenendo di un subito pallida, mentre una lagrima le navigava per gli occhi. Sì. La mia fede ha perdute le ali per sollevarsi al cielo, i miei occhi han perduta la luce per leggere nell'avvenire. La medesima sorte! stolta! Ed è ben scura codesta sorte che tanto vi addolora, o figliuola? domanda Gregorio. Chi lo sa? mormora Guaidalmira.
È ormai provato che Cristo giammai non si chiamò Dio; anzi, agli adulatori che non mancavano nella famiglia degli usuraj come nel resto della famiglia umana, e che volevano deificarlo, egli rispondeva: «Io sono figlio dell'uomo.» Più secoli dopo i preti, cioè gl'impostori delle Nazioni, col ritiro degli Dei dall'Olimpo, che avevano fatto il loro tempo, e che il tempo con le sue ali spazzava, i preti, dico, avevano bisogno d'una nuova bottega, e chi meglio del Redentore degli schiavi (tanto simpatico alle popolazioni oppresse dai corruttissimi tiranni di Roma) per edificare un nuovo caravenseraï¹ sulle rovine dell'antico? Quindi miracoli, deificazione di Cristo, Verginit
Marcellina ne fu imbarazzata, nè sapea se li pigliasse o no; ma quegli augelli innocenti, siccome erano assai dimesticati, le volarono sul petto e per le spalle, e pareano ora scuotendo le ali, or avvicinando le piccole lor teste al di lei viso, invitarla ad accarezzarli.
E tu pure, o vivace farfalla dalle candide ali, esci dalla tua prigionia secolare; percorri liberamente il giardino del creato; inebbriati di luce e di profumi, raccogli il fiore che ti sorride, e, santificato da' tuoi baci, chiudilo nel tuo seno palpitante! Povera fanciulla! Aspettare, desiderare, morire...! tale la legge infame degli uomini antichi, de' tuoi oppressori brutali.
Parola Del Giorno
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