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Aggiornato: 1 giugno 2025
«La religione riformata, accarezzando l'orgoglio dell'uomo e l'idealismo irrazionale della donna, ha messo il colmo alla esaltazione. In ogni paese, in ogni tempo, l'ascetismo fu nemico della nostra scienza; ma a nessuna epoca mai come alla nostra, il prete ed il poeta, questi eterni falsarii della legge naturale, questi allucinati o coscienti mistificatori delle plebi umane, esercitarono più micidiale il loro predominio. I fanatici del nuovo culto impazziscono a migliaia. Parigi, la superba citt
Se uno ha un temperamento sensibile e nervoso il piacere che prova accarezzando una superficie morbida, tondeggiante e vellutata è molto più vivo che non quello di un linfatico, nel quale la fibra è più molle e meno sensibile ed ha bisogno d'un contatto più pronunziato e prolungato per giungere a sensazioni meno vive di quelle dei soggetti nervosi.
Senti adunque, continuava il Pipélé accarezzando le mani di sua moglie, tu sai bene che Erminia oramai ha diciott'anni, è proprio nel fiore della sua gioventù; è nostra figlia e quindi è robusta, ardente, perchè tale il ceppo, tali i rami, dice il proverbio. Dunque una fanciulla della sua et
Ecco, tu parli come un uomo di Stato, mio buon Lorenzino; disse Rigo Salvani, accarezzando i neri capegli del figlio. Ma perchè non vorrai tu cantare la Marsigliese nella sua lingua nativa? È il canto della libert
Respirò: aveva riallacciato le fila interrotte dal destino avverso; ormai nessuno avrebbe potuto mai più spezzarle. Tre quarti d'ora appresso andava a salutare sua madre che stava ancora innanzi allo specchio facendosi pettinare; e usciva poco di poi, accarezzando nella borsa che le pendeva dal braccio la lettera segreta. Bisogna confessare, pensò, che v'è un certo piacere a ingannare la gente.
Egli mi si pose accanto, mi prese la mano. Io continuai tuttavia i miei pensieri e accarezzando cogli occhi i dolci rosai che nella brezza di marzo si preparavano alla rinascenza udii la sua voce profonda che mormorava: Dunque addio, Myriam. Ci rivedremo?
Siediti qui, sulle mie ginocchia; disse il cieco, lascia ch'io ti veda bene ed accarezzando colle mani la fronte, i capelli, le guance, gli occhi della leggiadra creatura, andava ripetendo con una specie d'entusiasmo melanconico: come sei bella! Come sei bella!
Bene!... e abbassò il capo, si chinò, accarezzando Numa che gli era capitato, sfregandosi, fra le gambe. Evelina era vestita di nero, con un foulard celestino sulle spalle; il vestito e il colore che le stavano meglio. Tornò subito a sedersi e a scartabellare il dizionario. Sto facendo il conte Bobboli.
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