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Aggiornato: 24 luglio 2025


E non è tra voi chi non sappia, che se Milano, non dirò vinceva, ma combatteva due giorni, la Lombardia tutta era in fiamme. E non è tra voi chi non senta che la Lombardia in fiamme, era il centro d'Italia in fiamme; era la Sicilia: era il regno posto fra due insurrezioni: era Genova, era il Piemonte in agitazione. Era il 1848. Direte che nel 1848 si cadde?

Questa sinfonia allegra del dramma sanguinoso che doveva rappresentarsi nel 1848 era fatta apposta per isconvolgere interamente la testa debole del conte Zaccaria. Egli confondeva le faccende pubbliche con le sue faccende private, vedeva un'intima relazione tra le riforme politiche, la riscossione dei suoi crediti immaginari, e l'esercizio della non meno immaginaria miniera; ma quest'era ancora il meno peggio perchè gl'impediva di accasciarsi sotto il peso delle sue sventure reali. Il guaio serio era l'inquietudine che gli si era cacciata addosso e che gli cresceva ogni giorno; gli sembrava, chiamandosi Bollati, di non poter rimanere estraneo agli avvenimenti, avrebbe voluto discorrere, scrivere, stampare anche lui qualche cosa (avrebbe stentato a dir che cosa) e s'irritava delle difficolt

Al primo grido di rivoluzione insorta dalle terre italiane nel 1848, Gustavo Modena prese commiato dal pubblico, congedò il suo brillante esercito di attori, volò ad arruolarsi nelle file dei combattenti; suo teatro divenne il campo di battaglia, sua unica ambizione fu quella di combattere e dare il sangue per la patria.

¹ L'8 Agosto 1848 i Bolognesi cacciarono gli Austriaci da la loro citt

I fatti del 1848 e del 1849 sono commento alle cose ch'io dico. A me non tocca or ripetere ciò ch'io accennai di quei fatti nei Cenni e Documenti della guerra regia e negli altri scritti contenuti in questo volume e nel seguente.

Trovavasi allora il Papa in esilio nella rocca di Gaeta, la Coblenza dell'emigrazione italiana nel 1848 e nel 1849: mentre i francesi marciavano su Roma, gli austriaci occupavano Bologna ed i napoletani si avanzavano verso Terracina. Gli spagnoli, che da molto tempo non erano più apparsi in Italia, sbarcarono a Porto d'Anzio ed occuparono tutto il paese, fino ai monti di Albano e della Sabina.

Il primo drappello, che doveva esser raccolto al pianterreno della casa sovraccennata, era guidato da due ottimi popolani, il Martini ed il Fresia, uno dei quali aveva fatto le campagne del 1848 e 1849, e l'altro, di fresco uscito dal servizio militare, conosceva benissimo il fatto suo.

D'altronde, non l'ho io veduta coi miei propri occhi la Storia di Milano dal 1836 al 1848? Questa riflessione mi fa incanutire venti peli della barba, ma in ogni modo mi conforta e mi infonde lena al lavoro. Aduniamo le nostre reminiscenze senza ordine senza legge come vengono. Cosa era Milano dal 1836 al 1848? O piuttosto: qual era Milano?

I siciliani, i quali ricordavano il governo parlamentare del 1848, i disordini di allora, le difficolt

La mattina del 24 marzo 1848 ebbe luogo a Roma un'imponente dimostrazione popolare che chiedeva armi e la guerra all'Austria.

Parola Del Giorno

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