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Aggiornato: 4 giugno 2025


E non diverse le pene ai contravventori, anzi più gravi delle solite: «I cocchieri, la frusta e quaranta sferzate o zottate del carnefice sopra un cavalletto nella piazza Vigliena; i padroni, la multa di onze cento o la perdita istantanea con la vendita irremissibile nella medesima piazza della carrozza, o calesse, o biroccio, o corso, o tariolo»⁹². ⁹² Bando cit. del Lopez, 21 Ottobre 1795.

Nel n. 26, sotto la data del 27 gennaio 1795, il Giornale, scarseggiando di notizie all’uopo e volendo allargare i confini di esse, faceva alcuni quesiti, pregando di risposta i corrispondenti. Chiedeva da loro, almeno ogni mese, una lettera, nella quale fosse un ragguaglio: « Dell’apparenza e quantit

L’anno 1795, «l’eroe degli scellerati», come lo chiamarono gli avvocati di Madame la Mothe, moriva, come abbiam detto, d’accidente³⁵⁷: proprio cent’anni dopo che nella medesima fortezza, pei medesimi misfatti di lui e per opera della medesima Inquisizione esalava il suo maligno spirito il celebre impostore Giuseppe Borri!³⁵⁸.

Diario, in Bibl., v. XIX, pp. 198-99; v. XVIII, p. 244; v. XXVI, p. 157; v. XXVII, pp. 243-44. Secondo gli umori del Vicerè e le inclinazioni spenderecce o parsimoniose di Capitani Giustizieri abolito ripreso, il giuoco del toro trionfava nel classico piano della Marina, suscitando indimenticabili emozioni in tutta la cittadinanza⁹. ⁹ Diario ined., a. 1793, p. 59 e così negli anni 1795 e 1796.

Altro anonimo prendeva per nemico della patria il lodatore del toscano, e questo era costretto a scagionarsi dall’accusa⁴⁰⁷. ⁴⁰⁷ Giornale di Sicilia, n. 23, Pal., 6 genn. 1795. Non era argomento da pigliare a gabbo.

³⁶⁷ Diario ined., a. 1795, pp. 164-90. Vedi pure un volume miscellaneo di mss. e stampe pro e contro Vella, XLVI, F 53 e XLVI, G 87 della Biblioteca Comunale di Palermo.

Fino al n. 36, corrispondente al 7 aprile 1795, il Giorn. di Sicilia continuava apprestando volta per volta articoli quasi sempre senza titoli, spesso in forma epistolare, di letteratura, di archeologia, di agricoltura, di argomento siciliano o con applicazioni alla Sicilia, e di chirurgia ed astronomia. Questi articoli erano la maggior parte anonimi e della brevit

Guardando da una finestra dell’albergo di Madama Montaigne, W. Goethe vide il 13 aprile del 1787 uno di questi graziati. La impressione che ne riportò non fu favorevole. Ott’anni dopo, il 20 maggio del 1795, passando dal Piano di S.a Teresa, Hager vide per caso decapitare F. P. Di Blasi: e ne restò penosamente colpito. Il futuro autore del Faust parve sorridere della toletta del graziato; il giudice dell’impostore Vella si rammaricò del giustiziato: entrambi visitatori della Citt

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