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Il fin di matrimonio è oggetto onesto; rimorso io non mi sento in parte alcuna. Nella tua concorrenza sia ben desto ch'ella può tutto ed è molto opportuna: però se memoriali a lei darai, trenta pallotte certe conterai. Filinor, che c'è dato, non dimanda: verso Marfisa con Ipalca trotta.

Benedetto il caval che l'ha colpita con quelle peta all'uscir del portone, che fe' alle genti far quella risata e ritirar la dama svergognata. Marfisa, Ipalca e il postiglion che trotta, aveano fatta giá la prima posta. La dama al postiglion la testa ha rotta, che a chiederle la corsa le s'accosta.

La neve e la scuola mi privarono dei passeggi, grave inconveniente, perchè le gambe che camminano giovano assai ad un cervello che trotta, e quando sono costrette a fermarsi, nasce un disquilibrio: la mente si affatica e il corpo riposa, e da tale sconcerto di funzioni fisiche e morali nasce come naturale conseguenza la noia, la malinconia, la paturna, lo spleen degl'Inglesi.

7 Quando crede cacciarlo, egli s'arresta; E se tener lo vuole, o corre o trotta: poi sotto il petto si caccia la testa, giuoca di schiene, e mena calci in frotta. Vedendo il Saracin ch'a domar questa bestia superba era mal tempo allotta, ferma le man sul primo arcione e s'alza, e dal sinistro fianco in piede sbalza.

Che aria arroventata! Che colori taglienti! Che scabbia m'ho indosso!... Dove sono i miei acquerelli? Vorrei stemperarli nel rhum!... Intanto vi racconterò un'istoria, intanto che l'omnibus trotta, trotta, trotta. La racconterò a te, bronzina marinara. E ti guardo!... Devi sapere che da noi, nelle citt

Se avesse detto «tu lo faraiDonato forse si sarebbe impuntato a non farlo; invece lo fa, e venuta la sera, col cuore leggiero, col cervello a spasso e con un sigaro d'avana in bocca, egli trotta allegramente al Circolo, e il suo demonio dietro. Atti di meraviglia, oh! ed ah! che gli si avventano da ogni parte, sorrisi, strette di mani robuste, interrogazioni parlate e mute un trionfo.

45 Il mutar spesso de le piante ha vista di corso, e non di chi passeggia o trotta. Tanto, salendo inverso l'erta, acquista, che vede dove aperta era la grotta; e l'aria, gi

Di quando in quando la nostra ingegnosa matrigna s'accorge di aver dimenticato in casa un tubo colore, un pennello, il ventaglio, e sempre trotta il vecchio. Mai che si muova quello giovane. E allora il terzetto pittorico si muta in duettino contemplativo. Come sei acerbo! Che hai? Nulla. Che disgusto però! Quando è che ti sei accorta di quel denaro? Che denaro? Le trenta lire che ti mancano.