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E quando la fortuna colse in basso L'altezza de Troian che tutt'ardiva, Si che 'nsieme col regno i' re fu casso

86 La priega poi che le piaccia non solo lasciar quella battaglia o differire, ma che voglia in aiuto del figliuolo del re Troian con essi lor venire; onde la fama sua con maggior volo potr

E quando la fortuna volse in basso l’altezza de’ Troian che tutto ardiva, che ’nsieme col regno il re fu casso, Ecuba trista, misera e cattiva, poscia che vide Polissena morta, e del suo Polidoro in su la riva del mar si fu la dolorosa accorta, forsennata latrò come cane; tanto il dolor le la mente torta.

E quando la fortuna volse in basso l'altezza de' Troian che tutto ardiva, si` che 'nsieme col regno il re fu casso, Ecuba trista, misera e cattiva, poscia che vide Polissena morta, e del suo Polidoro in su la riva del mar si fu la dolorosa accorta, forsennata latro` si` come cane; tanto il dolor le fe' la mente torta.

PROTODIDASCALO. Vorrei dirli duo verba. LALIO. Vorresti per sorte che lo chiamassi? aspetta che tornerò adesso adesso. PROTODIDASCALO. «Heu mihi! discedens oscula nulla dedi». Oh che indole maiestale di fanciullo! gli quadra un volgare epigramma che i giorni preteriti feci in lode d'un mio scolare. O piú formoso del troian giovencolo subrepto dall'uccello fulminifero....

31 Per molti chiari gesti era famoso, e di sua fama tutto il mondo empìa; ma lo facea più d'altro glorioso, ch'al castel de la fata di Soria l'usbergo avea acquistato luminoso ch'Ettor troian portò mille anni pria, per strana e formidabile aventura, che 'l ragionarne pur mette paura.

E quando la fortuna volse in basso l’altezza de’ Troian che tutto ardiva, che ’nsieme col regno il re fu casso, Ecuba trista, misera e cattiva, poscia che vide Polissena morta, e del suo Polidoro in su la riva del mar si fu la dolorosa accorta, forsennata latrò come cane; tanto il dolor le la mente torta.

82 Ma poi ch'a tradimento ebbe la morte, e fu 'l popul troian da' Greci afflitto; che Sinon falso aperse lor le porte, e peggio seguitò, che non è scritto; Menelao ebbe il padiglione in sorte, col quale a capitar venne in Egitto, ove al re Proteo lo lasciò, se volse la moglie aver, che quel tiran gli tolse.

L'aver avuto in poesia buon gusto la proscrizion iniqua gli perdona. Nessun sapria se Neron fosse ingiusto, sua fama saria forse men buona, avesse avuto e terra e ciel nimici, se gli scrittor sapea tenersi amici. 27 Omero Agamennòn vittorioso, e fe' i Troian parer vili ed inerti; e che Penelopea fida al suo sposo dai Prochi mille oltraggi avea sofferti.

77 Se in Almonte e in Troian non ti potevi insanguinar, ch'erano morti inante, dei figli vendicar tu ti dovevi. Perché, vivendo tu, vive Agramante? Questa è una macchia che mai non ti levi dal viso; poi che dopo offese tante non pur posto non hai questo re a morte, ma vivi al soldo suo ne la sua corte.