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Alzatosi poscia da quella adorazione, Cristoforo Colombo sguainò la spada, dispiegò lo stendardo reale, e chiamati al suo fianco i comandanti della Pinta e della Nina, mentre facevano ala tutti gli altri ufficiali, recitò la preghiera latina che egli stesso aveva composta in viaggio, per quella circostanza:

Girato il cavallo, grido ai sopravvegnenti: Indietro! siete prigionieri: al quartier generale di Garibaldi! Un maggiore, due capitani, un medico di reggimento, quattro sergenti e otto soldati. Il maggiore, conte C..., sguainò la sciabola. Adesso, pensai, m'infilzano. Io ripetei immantinente, ingrossando la voce: Indietro! e soggiunsi: Anche il generale Briganti sta in nostra mano.

Tutta scorre l'albereta, ma la quercia non v'è piú; corre e corre e chiama e chiama: non risponde alcuno piú. Scorge al fine in lontananza galoppar giú per la via di signori e cavalieri molto bella compagnia: seco portano l'Infanta, perché il giorno si compía. A tal vista il giovinetto cadde come morto al suol; ma riebbe tosto i sensi, e la spada sguainò.

Ma 20.000 milanesi, e più di 50.000 delle provincie Lombarde esulati ne'suoi domini, fomentano l'ardore del popolo piemontese di vendicare la umiliazione dell'armistizio di Salasco e di ispazzare l'alta Italia dall'ultimo soldato straniero. E tanto crebbe questo fermento che il re forzato nuovamente alle armi, sguainò la spada unicamente per vedere di stipulare coll'Austria una pace onorevole.

Egli però non tenne l'apparizione da tanto: e scalzo com'era, quindi più svelto, sguainò la durlindana, e precipitossi sul comandante degli spiriti.

Si venne poi al più importante degli argomenti. Il Parodi gli domandò ex-abrupto come faceva a fare il romanzo. Era proprio un toccarlo sul vivo. Sguainò quasi tutto il suo pugnaletto, lo ricacciò con forza nel fodero, e cominciò a parlare speditamente, animandosi a grado a grado.

Il maggiore si staccò d'improvviso da me, sguainò la sciabola e ratto come fulmine avventossi contro il mal arrivato dragone, che fu per cadere da cavallo per lo spavento. En arrière, cochons, traînards! en arrière, lâches, soldats du pape! Testuali sono le invettive e difficile è il supporre lo scompiglio che produssero.

Il greco a quell'intimazione si volse digrignando i denti. A cinquanta passi da lui stava Abù-el-Nèmr col fucile spianato, circondato dai suoi guerrieri. Maledizione! gridò il greco che comprese d'essere irremissibilmente perduto. Con un rapido gesto sguainò l'jatagan e lo puntò sul seno dell'almea gridando ad Abù: Se non ti fermi la uccido!

«Nulla fuor che tu dica a Manfredi, che il mio ultimo sospiro fu per Dio, il penultimo per lui.» «Allora possiamo cominciare.» E sguainò ognuno la spada, e prese campo per precipitarsi più impetuoso contro l'avversario.

Questo discorso di Fior di Bacco eccitato dal cordiale con cui egli avea inaffiato la sua merenda con profusione era pronunciato con tanta energia, come se fosse stato un bullo davvero. E colla testa alta, quadrando le poderose spalle, sguainò a met