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Io intendo benissimo che questa abolizione del dominio intellettuale tedesco non debba riuscire troppo accetta agli scienziati germanofili. Essi per mezzo secolo si sono modellati, cogitatione verbo et opere, sui tedeschi: per mezzo secolo hanno faticosamente elevato il proprio piedistallo, tutto di macigno tedesco. Crollato il dominio tedesco, crolla il piedistallo.

Primati dell'intelligenza, si deve dire... Scienziati o primati fa lo stesso... Chiamali come ti pare meglio, sono e saranno sempre sinonimi di gabbamondo. Dove andr

Bada però che il non sapere o il non trovare noi, così detti scienziati, la causa del male, non vuol dire esclusione del male: il male esiste, ricordatene! Allora i più grandi oratori disse il signor Giraldi devono essere stati tutti degli isterici perchè l'eloquenza di mia moglie è senza limiti.

Scienziati, mercatanti, poeti, tutti s'inchinano a quelle umili avanguardie che hanno tracciato coi loro scheletri sulle nevi immaculate del polo il primo sentiero della vita.

Gli eruditi, gli storici, gli scienziati sorrideranno: ma chi pensa al carattere dell'uomo che si pasceva e viveva di quei bei sogni, si sente preso di entusiasmo e di ammirazione. Trattandosi della Sicilia, i suoi occhi assumevano la virtù del microscopio; vedevano tutto straordinariamente ingrandito.

Il grido di quei piccoli demoni pose fine alla quistione dei due scienziati. Un pallone da commercio giunto da Parigi in quel punto aveva recato a Milano quattromila case di guttaperca e parecchi barili di pillole Raspail preparate col midollo di leone.

Eh, mio Dio! Voi artisti non sapete fare altro che opere d'arte, cioè opere di creazione e di bellezza! Ma siate politici, sociologi, scienziati, filosofi! E non a modo vostro, pelle pelle, per pretesto di mettere un po' di sale e di pepe nella solita sciapa minestra; ma realmente, profondamente, in modo che quel che ora è la lustra, il pretesto, diventi scopo principale.

Se non si trovavano in forza, come potevano resistere? E certi imbecilli di scienziati avevano proclamato la crociata: Morte ai microbi! Imbecilli! Viva i microbi! si doveva gridare. E il giorno che un capo ameno gli disse: Ebbene, insegnatemi il vostro metodo di dar il pasto a coteste feroci bestioline! il cavaliere lo invitò a pranzo, e gli spiegò tutto: Questo, pei microbi della mucosa!

Si leggono poco in Francia i libri ed i giornali italiani, e non si sa mica abbastanza quanto l'Italia in rinchiude di uomini rimarchevoli in ogni genere, di teste veramente politiche, di scienziati, di pubblicisti e di oratori, che non temono alcun paragone. L'occasione si presenta di far conoscere un giornalista, noi la cogliamo con piacere.

Si direbbe che, per lui, l'Arte non ha storia. Egli mette l'arte antica allo stesso livello della moderna nella funzione sociale. Secondo lui, un poeta dovrebbe essere anche oggi sacerdote, profeta. Che questa innocua illusione possa averla qualche odierno poeta, passi. I poeti non sono obbligati ad essere storici, critici di arte come colui che vuole occuparsi d'un problema di storia e di critica d'arte. Un artista che intenda di sciogliere quel problema, deve, innanzi tutto, sapere che egli entra in una funzione molto diversa da quella da lui praticata facendo unicamente il romanziere o il poeta, il pittore o il musicista. Leone Tolstoi, mente superiore, lo ha capito ed ha voluto per ciò mettersi in condizione di esercitare con pienezza di mezzi la sua funzione di critico. Se non che, egli si è accostato al problema con un'anticipata soluzione in tasca. Ha detto: Stiamo a sentire quel che hanno ragionato intorno alla mia domanda Che cosa è l'arte? e critici e filosofi e scienziati e uomini del mestiere. Sono convinto che hanno scritto un ammasso di contraddizioni e di sciocchezze. Si trovano tutti fuori di carreggiata, non hanno la divina idea direttrice del sentimento religioso che guarantisce la verit