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E rideva, ma di un riso poco spontaneo. Lascia che legga! soggiunse Roberto, che teneva sempre gli occhi sulla Gazzetta. Sentirai che c'è del buono... No, no... Tanto non ti confondere... questi critici non hanno gusto, e non si intendono della musica... Figurati che uno di loro ha scritto, tempo fa, che il mio trillo non è bello... Ma si può essere più disgraziati di costui!

Critici Pedagoghi Professori Musei Trecentisti Quattrocentisti Cinquecentisti Rovine P

Ma rileggendo oggi il volume, per questa nuova edizione messa fuori dalla Casa Treves, l'autore s'è accorto che veramente c'era ragione a schiamazzare come schiamazzarono i critici di quel tempo. In Roberta la forma l'ho detto è libera, strana, senza freno, impetuosa, ardita. Sfogliamo insieme qualche pagina, e troviamo qualche esempio.

Il romanzo dell'Albertazzi ha suscitato, al suo primo apparire, una polemica per la sfuriata dell'autore contro uno dei suoi critici, secondo me, inopportuna ed inutile. Ed io accenno a questo incidente soltanto per dire che suppongo molto giovane l'autore di Ave, come so giovanissimo l'autore di Santamaura. Ed entro in questi particolari che non hanno nessun rapporto col valore della loro opera d'arte, per dire che fa grandissimo piacere lo scorgere in due giovani tanta seriet

Frattanto il giovane che era argomento di tante chiacchiere, dopo aver scartabellato parecchi volumi e comperatone uno con pochi soldi che cavò dal taschino della sottoveste, si mosse di sotto l'arcata per traversare la via, tenendo sotto il porticato di destra proprio a filo del caffè dove stavano seduti i suoi critici. Che voglia entrar qua? domandò tra spaventato e scherzoso il Ferrero.

Abbiamo veduto con un certo ribrezzo tante altissime intelligenze dar fede a una fola da bimbi e su quella congiurare una dimostrazione politica. Il popolo della Rivoluzione, del Ohè Lambert, il popolo di Vergniaud e di Thérèse è sintetizzato in questo atteggiamento dei critici davanti a Sardou. E qui è il caso di guardarci un po' noi con orgoglio lieto e sereno, noi liberissimi.

Il buon senso, grazie a Dio trionfa in tutto; esso non guardando in faccia a nessuno, non curando le combriccole, lasciando biasimare o lodare a lor posta i critici venderecci, se ne va dritto dritto per la sua via, ed ha con tutti i buoni, tutti gli onesti, ossia i più.

Una sola discolpa, od almeno circostanza attenuante, mi sia lecito addurre: Sono io stato il più tristo, il più assassino, il più vituperevole dei critici? Oserei quasi rispondere che i più onesti non si comportano altrimenti. Giuda Iscariota

I critici si sentivano anch'essi fuorviati, quasi ingannati. Come era stato bello tormentare un po' l'autore, rimproverandogli di servirsi della cronaca, dell'aneddoto contemporaneo, per dare ai suoi libri un piccante che altrimenti non avrebbero avuto!

Silenzio di Dio. I suoi ministri imprecano. Gli uomini ridono. Lucifero s'incarna. Proposizione del poema, ed apostrofe ai critici. Avvenimento dell'Eroe sul Caucaso, da dove eccita gli uomini alle finali battaglie del pensiero.