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Poichè questa nostra resurrezione, mercè la setta stupida ed iniqua, che argomenta, assai si rassomiglia ad un campo-santo, e poichè l'alba con tanta ansiet

Nessuno di questi laghi rassomiglia affatto ad un altro per forma, colore, grandezza o fisionomia; eppure se ne incontrano spesso oltre a 10 nello spazio di un giorno, e se ne vedono in complesso da 15 a 20, da parecchi belvederi, quali il Bego ed il Tinibras.

Estratto dal fascicolo N.° 11 Anno IV 1895 della Rivista "Natura ed Arte" Semel in anno licet insanire Il singolar globo di Marte, che sotto più riguardi tanto rassomiglia al nostro, e nel quale sembrano celarsi così interessanti misteri, ogni giorno più chiama a l'attenzione pubblica, e sempre più è fatto oggetto di accurati studi e di ardite speculazioni.

LAMPRIDIO. O sorella, dolcissima anima mia! OLIMPIA. O amato piú che fratello, non conosciuto ancora! SENNIA. Io tutta ringiovenisco e in avervi cosí subito acquistato, figliuol mio, parmi che t'abbia or partorito. Mira, Olimpia, come nel fronte e negli occhi ti rassomiglia tutto. OLIMPIA. Il resto dovea assomigliare a suo padre.

DOTTORE. Pazzia sarebbe dubbitar piú che non sia mia figlia, e giá m'accorgo che allo splendor degli occhi e dalla eccellenza della bellezza, che rassomiglia a quella, quando era bambina: tu sei dessa, e il tuo aspetto è bastevole a farti conoscere che tu sei nobile. MELITEA. Gentiluomo, ecco alcuno altro segnale per lo quale possiate rendervi piú certo che sia vostra figlia.

E la lingua non fa peggiore piaga delle mani? Dove hanno la loro forza l'aspide e la vipera? L'uomo qualche volta rassomiglia l'aspide. Lasciate pure da parte il qualchevolta, e dite addirittura, che l'uomo si assomiglia all'aspide... ed io lo so, e l'ho provato.

Tra le prime persone che entrarono in chiesa, vide una giovane signora, che a prima vista lo colpì... La riconobbe.... , è dessa! mormorò... Ah quanto rassomiglia anche a donna Rosalia.... La seguirò quando escir

Una lezione soltanto abbiamo, del Caçador; ma della Infeitiçada, che molto le rassomiglia, se ne contano non meno di sette. Questa, secondo l'Almeida-Garrett, è probabilmente originaria di Francia; ed egli pensa che abbia varcato i Pirenei nella compagnia signorile di Enrico di Borgogna. In materia di poesia popolare, difficilmente potendosi avere una vera e propria certezza, conviene appagarsi delle ipotesi ragionevoli; e questa mi sembra tale. Una bella romanza corrispondente alla Infeitiçada leggesi anche nei canzonieri spagnoli, e comincia:

Quanto è diverso il primo quarto di questo pianeta dall'ultimo! Il primo rassomiglia una speranza, l'ultimo uno addio: gli uomini che videro di frequente il primo, bene pensarono a convertirlo in ornato della Diva dei boschi; quelli poi che più spesso contemplarono l'ultimo, ne fecero con migliore accorgimento lo attributo di Ecate, la Dea dello inferno. Chiunque ha contemplato la luna nelle varie sue fasi, per molte notti, ad ore diverse, comprende come possa essere stata salutata a ragione Dea degli amanti, e dei ladri. Le tenebre, non che ne fossero rischiarate, sembravano più triste; e il vento trasportando le nuvolette spesse, e più o meno dense, venivano ad alternarsi ora buio intero, ora mezza oscurit

Ma l'aurea luce, onde è cotanto adorno Par che repente in tetro orrore ei cange, Almo trofeo del memorabil giorno Che 'l cieco abisso ancor bestemmia e piange; Tra belle armi coruscando intorno Ei rassomiglia il Sol ch'esce dal Gange, E spiega l'ali da l'etereo polo, E contra i rei demon sen viene a volo.