pensan

Quante ne è qui che, cariche di panni e del mal che Dio die loro, stanno intirizzate come statue e non si possan muovere, scoppiano di caldo e di affanno, per parer belle! E pensan forse, queste tali, esser tenute piú belle che l'altre? Le s'ingannano, perché belle son tenute quelle che né poco né molto le lor persone procurano.

Bernardo Dovizi da Bibbiena - La Calandria: Commedie del Cinquecento

Strada facendo, il mio amico mi parlò di codesto repubblicanamente famoso popolo di Malaga, che ogni momento ne fa una delle sue. È un popolo ardentissimo; ma mutevole e docile, come tutti i popoli che senton molto e pensan poco, ed operano più per impulso di passione che per forza di convincimento. Per un nonnulla si raduna una folla immensa e si leva un tumulto da metter la citt

Edmondo De Amicis - Spagna

Nè questi genii in fasce Pensan che l'avvenire Non spetta a ognun che nasce, Ma a chi non dee morire. Della morte il pensiero Non mi sgomenta affatto, Gi

Antonio Ghislanzoni - Libro proibito

Poi, con un largo gesto delle braccia, spargon li adulti la semenza; e i buoni vecchi, levando al ciel le orazïoni, pensan frutti opulenti, se a Dio piaccia. Quasi una pia riconoscenza umana oggi onora la terra. Nel modesto lume del sole, al vespero, il nivale tempio de' monti inalzasi: una piana canzon levano li uomini, e nel gesto hanno una maest

Gabriele D'Annunzio - Isaotta Guttadàuro ed altre poesie

E se mai non lo sapesse ciò che pensan di fare coloro, io glielo dirò! Un di que' signori, che si crede buono a qualcosa, perchè si tira dietro una frotta di mangiapani e di leccazampe, un di que' tali che paga il male che fa fare, e colle cartapecore de' suoi vecchi si copre dalle mani della giustizia di questo mondo, s'è messo in capo di riuscire a qualunque costo a perdere una povera giovine.... Ce n'è tante che, senza cercar altro, si vendono per un po' d'oro, tante che invidiano forse questa fortuna!... Or bene, quel tale, io lo so! non s'è dimenticato di questa che, tra di loro, usan chiamare... una fantasia! Intanto che il fratello di quella poveretta è l

Giulio Carcano - Damiano: Storia di una povera famiglia

Entrambi sono graziosi e falsi, seducenti e perfidi, pensan nero e dicon rosa ciò che non li impedisce di esser generosi, sempre gentiluomini anche nel vizio sempre eleganti. Entrambi infine odiano profondamente, squisitamente ed odian forse lo stesso uomo: l'assassino vero di Regina!

Ferdinando Petruccelli della Gattina - I suicidi di Parigi