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Buon Gesù, che foste anche voi pargoletto, e sin d'allora cominciaste a soffrire, e crescevate in et

C'è fra gli altri componimenti un sonetto che principia così: O tu in cui dritta la virtù discese Onde Venezia ebbe del mar l'impero, Certo tu pure, o pargoletto altero, Famoso andrai per memorande imprese; Mel dice il nobil tuo sembiante, il fiero Lampo degli occhi tuoi mel fa palese... . . . . . . . . . . . . . . . E ci pare che basti.

25 Religion non giova al sacerdote, la innocenza al pargoletto giova: per sereni occhi o per vermiglie gote mercé donna donzella truova: la vecchiezza si caccia e si percuote; quivi il Saracin fa maggior pruova di gran valor, che di gran crudeltade; che non discerne sesso, ordine, etade.

Pure Temistocle, temendo adesso più la nuova invidia dei suoi nemici che lo antico sdegno del re, determinò implorarne l'aita con modo singolare; imperciocchè presone il pargoletto figliuolo nelle braccia, si prostese supplicando davanti l'ara domestica; la quale maniera di pregare si reputava presso i Molossi solenne, e la sola che non potesse rifiutarsi» .

«Nemo quaerat ex quibus ista materiis tam magna tamque mirifica opera Deus fecerit. Omnia enim fecit ex nihilo». LACTANT. Tra nulla e tutto 'l mondo alcun indugio, quantunque pargoletto, in Dio non cape.

Nulla rispose la Margherita; gli tolse dalle braccia il fanciullo, e lo strinse al cuore, lo coprì di baci, lo innondò di lacrime: O madri, voi sole sarete capaci di comprendere quell'istante. Il pargoletto non sapeva chi così affettuoso lo baciasse, lo stringesse; ma anch'egli, per quel ricambio che l'amore impone, prodigava i baci e le carezze.

E questa preghiera faceva ripetere la Margherita al devoto pargoletto: indi, spogliatolo ella stessa colle pietose cure che alle madri vere non sono un peso ma la soavissima delle dolcezze, lo coricava, il baciava, e coll'effusione della materna compiacenza, gli esclamava sopra, Tu sarai buonoNon appena giù.

Moglie, marito e pargoletto dormivano tutti insieme nella medesima stanza sopra la bottega.

Sbigottita: cogli occhi, la bocca spalancati; pallido il viso; con una mano serrandosi al seno il pargoletto, protendendo l'altra colle dita irrigidite in atto istintivo di difesa, voleva la meschina rispondere, domandare, pregare: ma non gliene lasciò tempo l'infellonito, il quale slanciati nell'acqua i remi, si avventò egli pure nel lago.

Pargoletto ancor m'era, e mi strappai Non senza ambascia da tue dolci sponde, E, diviso da te, più t'apprezzai. Perocchè più la lontananza asconde D'amata cosa i men leggiadri aspetti, E più forte magìa sul bello infonde. Felice terra a me parea d'eletti La terra di mio Padre, e mi parea Altrove meno amanti essere i petti.