United States or Canada ? Vote for the TOP Country of the Week !


Egli non sapeva chi fosse quel Baganella; fumava la sigaretta, guardando una giovane troppo elegante che comperava maglie di seta troppo fini.... Ma dal momento che non stava bene, era giusto augurargli di guarire; se poi non fosse guarito, sarebbe stato lo stesso. Celso Ornavati era gentile e distratto: si dilettava di pittura, di musica, di letteratura, di filosofia, con la misura giusta per non riuscire a nulla, e fumava sessanta sigarette al giorno. Quel giorno aveva letto in treno, accompagnando Vittorina dalla villa in citt

Il direttore, abbandonando il banco e la cassa per un istante, le andò incontro con la sollecitudine che meritava una cliente di grande importanza, e salutò lei e suo marito, sorridendole con discrezione. Cerca del Baganella, signora Ornavati? È in licenza per un mese; stava poco bene.... Ma le indicherò un altro giovane di cui sar

O Celso, il Baganella sta poco bene! disse Vittorina con voce dolente a suo marito. Chi? rispose Celso Ornavati. Ah, mi dispiace! Speriamo che guarisca....

Alcuni celebri bellimbusti le stavano intorno, animati dal cieco istinto malvagio di distruggere quella virtù, di calpestare qualche cosa di sacro. Gioconda era imperturbabile. Tra gli assidui contava i vecchi amici e li prediligeva: Celso e Vittorina Ornavati, Ariberto Puppi, Nenni Forcioli.

Tra i numerosi commessi del grande negozio di maglieria Adolfo Scotti e C., la signora cercava degli occhi il suo commesso di fiducia, il Baganella, che sapeva i gusti, dava buoni consigli, veniva a patti sui prezzi «proprio perchè è Lei», e le faceva trovar tutto a casa o le mandava tutto in villa con esattezza scrupolosa. Ma Vittorina Ornavati non riusciva a vederlo tra quel viavai.

L'altro marito, Celso Ornavati, vedeva benissimo che parecchi bellimbusti stavano intorno a Vittorina; ma egli aveva la sua teoria: una giovane deve superare il periodo dell'amicizia intima di casa, cioè dei corteggiatori che si fanno amici intimi; superato il quale, ella diventa savia, avveduta e inaccessibile come una fortezza sopra un picco. Per Vittorina quel periodo era gi

Gioconda, ciò non ostante, non è affatto espansiva. Teme di esser copiata; nulla più la indispettisce che veder riprodotti, imitati e indossati da altri gli abbigliamenti che ella combina per con la sua sarta. È gentile e pronta, ma fredda; non dice parola, che non sia voluta dalla cortesia, ma non dice altro. La conversazione tra il conte Folco e Celso Ornavati va meglio.

È una bella donna; è una bellissima signora. In quel momento ripassò innanzi a Vittorina Ornavati il ragazzo dalla giubba rossa. Giacomo, chiamò Vittorina. Chi è quel signore biondo laggiù? Il ragazzo diede un'occhiata alla coppia che si avviava verso la scala, accompagnata dall'uomo che aveva fatto gli sberleffi innanzi allo specchio. Il conte Filippeschi, rispose poi. E la signora?

Questa ritorna l'indomani per il , e chiede a Gioconda il permesso di offrire a Lillia una graziosa bambola, che ha nel didietro un deposito di cioccolatini. A fianco della contessa, è il conte Folco, meno sostenuto di sua moglie, il quale ringrazia; e Celso Ornavati coglie l'occasione per esprimere alcune idee generali sui bambini, mentre Vittorina contempla la novit

Del resto Ariberto sapeva pure che Vittorina Ornavati amava in silenzio Folco Filippeschi; e che Gioconda Filippeschi, superba e sdegnosa, non amava nessuno. Per quest'ultima parte, Ariberto si sforzava a non essere sincero con stesso.