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Dica lei: tutto! tutto! ripeteva Nora col più tenero abbandono, col calore di una fede illimitata, assoluta nella voce soave, nell'espressione infantile, nel bel viso addolorato e molle di pianto. Vuole.... che domattina presto faccia una corsa a Primarole? A far che? Per vedere il signor Cantasirena!... Sentire, parlare un po' con lui!

E qui bisogna pur dirlo, vi era nell'espressione della voce dell'Angiolina tale una dolcezza inesprimibile, tal mestizia nei suoi sguardi che le davano un celeste incanto.

Nell'invenzione, ne' pensieri, nell'espressione di essi, e specialmente in certa ingenuitá di descrizioni, scorgiamo, è vero, qualche indizio d'intenzione poetica per parte dell'autore; ma, preso in totale, il Poema del Cid è da considerarsi come una curiositá filologica piú che altro. Chi sia stato l'autore di questo primo vagito della poesia castigliana, è ignoto.

Era una bella figura che aveva nell'espressione del viso alcun che di soave e di mesto per cui era impossibile il guardarla senza simpatia e quasi direi senza commozione. Vanardi teneva quel ritratto, perocchè fosse un ritratto, come cosa preziosissima. Di ogni altro oggetto, anche del più necessario, si sarebbe prima spogliato che non di quest'esso. Era il ritratto della donna che il suo amico Adolfo Cioni, che vi ho gi

Quel troppo di assoluto e quasi di asciutto, che era nell'espressione del suo volto fatto di linee sottili e lunghe, dalle labbra tumidette, dagli occhi pungenti, si spianò, si allargò, per così dire, in una grazia di pensieri soddisfatti e fioriti, di benevolenza tenera, di bont

Ah! eccomi giunto al mio secondo caso, riprese Franz von Rödrich, dopo aver lasciato dire gli amici fissando le vaghe forme vaporose che si disegnavano all'orizzonte. Una creatura vivente, e di che vita intensa, acuta e torturante! Voi non l'avete conosciuta. Il suo nome? Che cosa importa! Ella si chiamava la Leggiadria, la Grazia, l'Incanto. Nulla, in lei, di regolare e di previsto; il volgo la giudicava brutta. Ella era bella, della sovrumana bellezza consistente nell'espressione, nella simpatia, nell'anima rivelantesi dagli sguardi, dalla voce, dalla stessa attitudine di un corpo flessibile, ondulante, superbamente modellato. Dal primo giorno che la vidi, una dolcissima intimit

Promessa ad un altro, non poteva sperare di unirsi per sempre ad un uomo amato, e sognava di esaltarsi almeno per un tempo per un grande amore, prima di sacrificarsi per tutta la vita! E tutte le promesse che avevo creduto di scorgere nell'espressione di quella sua strana idea, mi balenarono al pensiero in quell'ora di dolore, come un miraggio.

Paolo levò gli occhi attoniti, per vedere se nell'espressione di lei potesse afferrare il senso arcano di quella domanda importuna. Ma trovò così splendidamente bello e vivido il suo volto, che il breve e ingiustificato sospetto si trasformò tosto nel suo pensiero in una deliziosa sensazione d'amore. Come siete bella! esclamò, dimenticando l'inchiesta di Fulvia.

I due coniugi risposero al saluto. Il signor Carlo guardò suo genero non senza un po' d'ironia nell'espressione del volto. Hai finito pur una volta, bellimbusto? gli disse tra lo scherzo e il rimprovero. Che volete? rispose Gustavo ridendo. Questo benedetto nodo di cravatta non lo potevo far bene. Ci ho sciupato tre pezzuole prima di venirne a capo... Hai mandato a prendere la carrozza, Lisa?

E l'Amalia si piantava in faccia a lui, ridendo anticipatamente di gioia e guardandolo bene in viso, come se fosse il bersagliere stesso che parlasse, e lei volesse vederne il senso delle parole nell'espressione del volto. E, prima che si cominciasse a leggere, domandava tutta gongolante. C'è «Cara speranza» in cima?