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Non voglio però mi crediate affatto stolida, cara donna Livia, le disse; se amai il principe, è perchè ei mi fece credere d'essere invaghito di me. Ed il suo volto, abitualmente pallido, si fece di fuoco. Ma la notte discendeva, e celava in parte quel rossore. Narratemi tutto, mia cara, le disse donna Livia facendola sedere a lei vicina sopra una panca di pietra.

Come? non comprendo. Signor Dal Pozzo, la vostra fiducia merita la mia. Il padre di Federico era il cavaliere dell'Isola, lo zio del duca ed il mio. Che ascolto? sarebbe vero? Certamente. Federico cugino del duca?... Cugino del marito di donna Livia?... Ma narratemi.... Tutto vi narrerò; seguitemi. Dove?

«Ma...! quel giorno il pievano era venuto a dire a sua mamma, che ella era stata messa in prigione a Torino. «E Tecla che c'entrava...? «Ma... voleva venire a Torino a liberare lei: teste piccine di donne...! «Narratemi ogni cosa, Rocco; disse Giuliano pigliando lena perchè non mi avete mai detto questi fatti...?

ATTILIO. Tal, che men grave non può trovarsi. La fortuna opra cose impossibili, ma possibili per farmi misero. EROTICO. Deh, narratemi la cagione. ATTILIO. Deh, lasciami accompagnato dalla mia miseria, che viva in quella, poiché cosí comanda la mia disgrazia; e non vogliate saperla. EROTICO. Ditela, ché non è mal senza rimedio. ATTILIO. Solo al mio male non può trovarsi rimedio.

CINTIA. È vero che senza me non areste avuta niuna dolcezza, di ciò mi dovete aver obligo alcuno, perché di quella ne ho avuto altretanta anch'io, anzi il doppio, ché ho avuto il mio e il piacer del vostro piacere. ERASTO. Orsú, narratemi i vostri amori, ché farò tutto il possibile accioché abbiate il vostro intento.

Tornando a Caserta, il maggiore Caldesi mi fece: Ora credo anch'io puro sangue sannitico i cafoni del Molise. L'addio Perchè ve ne state laggiù? mi disse Garibaldi, a pranzo, nel palazzo reale di Caserta, il dopo del nostro ritorno dall'infelice spedizione; accostatevi e narratemi i casi d'Isernia.

E stese la mano all'ufficiale, che gliela strinse sorpreso e distratto. Vi fu un istante di confusione, di parole gentili e di complimenti. Dopo di che il principe chiamò: un servo accorse. Prega donna Maria di recarsi qui all'istante, disse. Poi, volgendosi al superiore: Ma narratemi, padre, narratemi come mai.... Donna Maria entrò. Rimase immobile per la sorpresa.

CRICCA. numero aureo argenteo lo posso mai trovare nella mia borsa. PANDOLFO. Giovane, se la mia non è scortisia di dimandare, narratemi alcuno de' suoi miracoli. GRAMIGNA. Dirò cose mirabili di stupore. CRICCA. Purché le vediamo. GRAMIGNA. Lega le donne con uno incanto... CRICCA. Ed io le so legare con un suono senza canto. GRAMIGNA. ... che vi seguono dove volete:...