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Ma quando i satelliti, messi alla posta sulle frontiere, ebbero sentore della sommossa, precipitarono a Morbegno per pigliar parte all'impresa gloriosa dei fratelli. Alcuni calvinisti, assicurati di salute sulla pubblica parola, furono richiamati, e poi crudelmente ed iniquamente ammazzati. I predicanti Bortolo Marlianici, G. B. Mallery di Anversa, M. A. Alba furono uccisi.

In un sito incantevole presso Morbegno mi sedetti sulle sponde del torrente Bitto, e rimasi lungo tempo in contemplazione. All'aspetto di quei monti sormontati da altri monti lontani, più alti e scoscesi, in quella solitudine completa io sentiva la piccolezza dell'uomo, e la coscienza del mio isolamento attristava il mio cuore. Ignoto ai mortali, lontano dalla societ

Il fiume Adda, scendendo dal monte Braulio ai confini del Tirolo tedesco sino a perdersi nel lago di Como, traccia il corso della Valtellina, la quale toccava a levante esso Tirolo, a mezzodì i dominii bergamaschi e bresciani della Repubblica veneta, a settentrione le terre dei Grigioni, dai quali paesi tutti è separata per montagne più o meno alte, alcune altissime fra le prime d'Europa; e basti nominare lo Spluga e lo Stelvio, attraverso ai quali si va ai Grigioni ed ai Tirolesi, una volta per scabri sentieri alpestri, oggi per vie stupende. Ad occidente la Valtellina finisce in un vasto delta, impaludato dal fiume e dagli scoli montani, e che tocca il territorio milanese e il lago di Como. Di terre importanti è seminata, di cui sono principali, sul fondo stesso della valle, Morbegno, Sondrio, capo della valle, Ponte, Tirano, congiunte allora appena da scoscesi viottoli, ora da piana strada. La valle si sviluppa in una serie di bacini, chiusi da strozzature di monti ravvicinantisi. E principalmente alla Serra questi la chiudono quasi affatto, lasciando solo un piccolo e difficile accesso ad un altro ampio anfiteatro, che forma il contado di Bormio. Sboccano in questo le valli Viola e di Pedenosso, che a maestro mette all'Engadina e ai Grigioni; la val Furva a levante, che verge alla Camonica e al Bresciano; e a tramontana la valle di Fraele, per cui entrando nella retica valle di Santa Maria, si va in Val Venosta e a Bolzano nel Tirolo. All'opposta estremit

Non inutile mi sembra l'aggiungere che il Guicciardi fu di una famiglia nobile di Tresivio, ma nacque accidentalmente in Lugano il 26 febbraio 1756: fatti gli studi di legge, si volse ai pubblici uffici, e fu dapprima luogotenente del Vicario in Sondrio, poi delegato presso il Pretore in Morbegno, e non ancora trentenne fu chiamato nel 1785 alla piú eminente carica amministrativa che fosse nella Valtellina, quella di cancelliere di Valle.

I Valtellinesi come seppero che il re cattolico li aveva presi sotto la sua protezione, alzarono bandiera spagnuola, se non disciplinati, certo arditi all'opera, e mentre alcune truppe del Feria passavano nella Geradadda, per fare una diversione ai Veneziani, altre salirono nella valle, rammezzarono ai nemici la marcia, difesero Morbegno, ripresero il ponte di Ganda, e don Girolamo Pimentello, generale della cavalleria milanese, munì i passi, occupò la riva di Chiavenna, talché i Grigioni dovettero ripassare le Alpi retiche. Non gi

Ivi, rinnovato di forze, rientra, agita terribili battaglie, a Livigno fa carne non battaglia addosso ai Tedeschi ubbriachi, poi addosso agli Spagnuoli al Fraele, indi a San Martino di Morbegno, ove, se non era il valore del Robustelli, pigliava lo stesso famoso generale Giovanni Serbelloni , e smorba la valle dagli Austriaci.

Il mattino seguente, che era una domenica, mi alzai per tempo, apersi la finestra, e respirai a pieni polmoni la brezza mattutina, contemplando lo stupendo panorama delle Alpi che mi stava davanti, e volando colla fantasia attraverso la strada percorsa da Tirano a Sondrio, per Morbegno, Colico, Como e Milano.

II pastore della ricca chiesa di Chiavenna ebbe un terzo delle rendite della cattolica; gli altri almen 40 scudi, prelevati sui benefizi degli assenti o della parrocchia. Altre chiese v'erano a Tirano, Regoledo, Mello, Morbegno, Dubino. Più tardi se ne posero anche nel contado di Bormio, e pare che almeno venti ne esistessero in Valtellina, tutte servite da rifuggiti italiani.