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Così ricorsi ancora a la dottrina di colui ch’abbelliva di Maria, come del sole stella mattutina. Ed elli a me: «Baldezza e leggiadria quant’ esser puote in angelo e in alma, tutta è in lui; e volem che sia, perch’ elli è quelli che portò la palma giuso a Maria, quando ’l Figliuol di Dio carcar si volse de la nostra salma.

Lo sciofar si suona in tutti gli Oratorii e in tutti i giorni di questo mese tranne i sabbati, dopo l’orazione mattutina, tefil

Quanto più a ragione non dovremmo noi commuoverci d'un sentimento severo di mestizia, accostandoci alle rovine di un cuore che ha sofferto ed amato, se quelle doglie e quell'amore ci hanno appartenuto in qualche guisa? Era forse questo sentimento dissimulato che mi guidava in quell'ora mattutina al fianco di Raimondo.

Enrico, recando il caffè, entrò, sempre in punta dei piedi, per l'abitudine mattutina di metter ordine nel quartierino da scapolo senza risvegliare il padrone: e al romore dell'uscio che s'apriva, Paolo

Era padre Ladislao il rettore di San Giorgio, l'officiante di quell'ora mattutina; e la figura del giovane ministro, austera nei semplici paramenti, dalla fronte alta e spaziosa, dagli occhi ceruli, dalla carnagione delicata, dalle mani bianchissime mirabilmente modellate che toccavano leggerissimamente i sacri arredi dell'altare, presentava un'intima, una completa corrispondenza con quell'ambiente severo e luminoso ad un tempo.

La povera vecchia soleva alzarsi prima che fosse l'alba, e queta queta, si metteva in capo il mesero stampato ad augelli e ad alberi; poi camminando in punta di piedi, e frenando la sua tosse mattutina, usciva di casa e saliva in castello. Per l'et

Così ricorsi ancora a la dottrina di colui ch’abbelliva di Maria, come del sole stella mattutina. Ed elli a me: «Baldezza e leggiadria quant’ esser puote in angelo e in alma, tutta è in lui; e volem che sia, perch’ elli è quelli che portò la palma giuso a Maria, quando ’l Figliuol di Dio carcar si volse de la nostra salma.

Di reverenza il viso e li atti addorna, che i diletti lo ’nvïarci in suso; pensa che questo mai non raggiorna!». Io era ben del suo ammonir uso pur di non perder tempo, che ’n quella materia non potea parlarmi chiuso. A noi venìa la creatura bella, biancovestito e ne la faccia quale par tremolando mattutina stella.

Spirava una fresca brezza mattutina, il cielo era sereno, l'aurora tingeva i monti d'un roseo dorato. Il sorriso della natura mi faceva male. Avevo in saccoccia la chiave di casa, entrai come un ladro, penetrando con precauzioni infinite nella mia stanza per non essere sorpreso in quello stato miserevole dalla Rosa.

La giornata era grigia, senza sole. In quell'ora mattutina, pei viali del cimitero non si incontrava anima viva. Mia madre mi precedeva con passo affrettato. La modesta tomba di Fausta, era sparita sotto un gran cumulo di fiori; emergeva soltanto, tra le rose gialle e bianche, la breve colonnina sormontata da una piccola urna di porfido. Al cancello di ferro battuto si erano, torno torno, avviluppati rami di piante rampichine con penduli fiori di colore amaranto; otto grossi ceri gi